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Medici e infermieri, circa 6mila in fuga all’estero: la situazione in Sicilia

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Sono circa 6mila i medici e infermieri italiani che hanno intenzione di trasferirsi all'estero per lavorare: ecco la situazione in Sicilia.

I medici e infermieri italiani sono in fuga all’estero. È questo il dato terribile con il quale il Paese sta facendo i conti negli ultimi tempi. Infatti, secondo quanto rilevato tramite un report realizzato recentemente da alcune associazioni di settore, sono circa 6mila i professionisti del mondo sanitario che stanno lasciando l’Italia. Ma quali sono le motivazioni? E qual è la situazione in Sicilia? Ecco tutte i dati principali in merito alla fuga all’estero di medici e infermieri italiani.

Medici e infermieri in fuga all’estero

Come anticipato, i dati riguardo il vero e proprio esodo che si sta verificando in Italia nell’ultimo periodo sono stati raccolti da due associazioni di settore. In particolare, si tratta di un report di Amsi (Associazione medici di origine straniera in Italia) e Umem (Unione medica euro-mediterranea). Secondo quanto rilevato, sarebbero circa 6mila i medici e infermieri italiani pronti a lasciare il Paese per andare a lavorare all’estero.

Il fenomeno riguarderebbe l’intero territorio nazionale ma, da quanto riportato, le regioni del Nord Italia sarebbero quelle maggiormente colpite. Infatti, il podio delle regioni con il maggior numero di medici e infermieri in fuga all’estero è composto da Lombardia, Veneto e Piemonte. Secondo quanto rilevato, il fenomeno sarebbe cresciuto soprattutto negli ultimi mesi, considerando che dal mese di settembre 2023 si è registrato un aumento pari al 60% delle domande di trasferimento all’estero da parte di medici e infermieri.

L’esodo nel mondo sanitario: motivazioni e mete

Ma quali sarebbero le motivazioni principali che hanno spinto i professionisti del settore sanitario a chiedere di fuggire all’estero? Secondo quanto riportato da Foad Aodi, presidente di Amsi, le ragioni sono varie.

“I professionisti sono stanchi della disorganizzazione, logorati dai turni massacranti, terrorizzati dalle violenze senza fine perpetrati nei loro confronti – ha dichiarato Aodi –. L’appello di tutti è unanime, e nel contempo è di certo allarmante. ‘Aiutateci a lasciare l’Italia’ è il grido di allarme di tutti i colleghi che si rivolgono a noi”.

E la ricerca di migliori condizioni lavorative da parte dei professionisti sanitari vede alcune mete specifiche. In particolare, molti si dirigono verso il Medio Oriente, considerando che più della metà delle richieste mira ai Paesi del Golfo come Arabia Saudita, Qatar e Emirati Arabi. La motivazione principale è legata agli stipendi più alti rispetto all’Italia: infatti, in questi Paesi si va dai 14.000 ai 20.000 di paga, in base alla specializzazione e al grado di esperienza.

Infine, i settori maggiormente interessati sono vari: si va dagli anestesisti ai radiologi, passando per ortopedici, medici del Pronto Soccorso, neurochirurgia e geriatria, pediatri e ginecologi.

La situazione in Sicilia

E la Sicilia? La situazione non è certamente diversa per quanto riguarda l’Isola. Infatti, secondo quanto riportato, sono circa 300 i medici e infermieri che hanno richiesto di trasferirsi all’estero. E i numeri sembrano destinati ad aumentare.

Tuttavia, è anche vero che in Sicilia è attualmente in corso un’emergenza per carenza di personale. Lo stesso presidente della Regione Renato Schifani ha recentemente affrontato la questione, annunciando un confronto con l’Aiop per provare a trovare una soluzione al problema con il supporto della sanità privata.

Infine, un’altra soluzione è esattamente il fenomeno inverso a quello che sta intaccando il sistema sanitario italiano. Infatti, sono diversi i medici che dall’estero si trasferiscono in Italia per lavoro. Si tratta soprattutto di professionisti che provengono dall’Africa settentrionale, dall’America latina e dal Medio Oriente. Tuttavia, l’emergenza rimane, anche perché non sono molti a scegliere la Sicilia, dato che preferiscono mete come il Lazio. Rimane quindi una necessità, come rimarcato da Schifani, agire per risolvere la carenza di personale sanitario in Sicilia e nel resto d’Italia.


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A proposito dell'autore

Martina Bianchi

Con una laurea magistrale in Global Politics and Euro-Mediterranean Relations e una triennale in Scienze e Lingue per la Comunicazione, coltiva l'interesse per il giornalismo scrivendo per LiveUnict. Appassionata di lingue straniere, fotografia, arte e viaggi, mira ad un futuro nelle Relazioni Internazionali nel campo dei Diritti Umani, in difesa dei più deboli.

Coordina la Redazione di LiveUniCT da Maggio 2022.

Email: m.bianchi@liveunict.com