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Incidenti stradali, 440 i decessi di pedoni nel 2023: troppi i casi di pirateria

incidenti
Sono 440 le persone che hanno perso la vita nel 2023 attraversando le strade italiane da pedoni. Di seguito i dati del report.

Durante l’anno da poco concluso, 440 persone hanno perso la vita mentre stavano attraversando la strada: 283 uomini e 157 donne. A riportare la notizia è l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (ASAPS) che, in collaborazione con Sapidata, ha pubblicato il report dell’Osservatorio Pedoni dell’anno 2023, che comprende i dati basati sulle notizie delle agenzie di stampa e sui circa 500 referenti ASAPS presenti nel territorio nazionale.

I dati del 2023

I numeri presenti nel report riguardano i giorni compresi tra il 1° gennaio al 31 dicembre 2023, ma si deve far presente che sono stati contati da Istat solamente i decessi avvenuti entro i primi trenta giorni dal sinistro. Senza tenere conto dei pedoni feriti durante gli incidenti stradali che perdono la vita negli ospedali anche a distanza di mesi, dunque, il numero di pedoni morti a seguito di incidenti stradali è pari a 440, di cui 6 deceduti solo nell’ultima settimana dell’anno.

Le gravi conseguenze previste (oltre ovviamente quelle morali) per i conducenti che non danno la precedenza ai pedoni, non sembrano essere dunque bastate: il dato più raccapricciante è che sono moltissime le persone che sono state travolte e uccise mentre stavano attraversando sulle strisce pedonali, o mentre attendevano presso la fermata dell’autobus. Un tragico esempio è la morte della diciottenne Chiara Adorno, deceduta il 7 novembre a Catania mentre stava attraversando per tornare a casa dall’università. Il fatto ha sconvolto tutta la città, ma purtroppo non si ha ancora provveduto a mettere in sicurezza il pericoloso tratto stradale che nel 2017 ha causato anche la morte di Danilo Di Majo.

La pirateria stradale

Inoltre, sono troppi i casi di pirateria stradale: si parla di oltre quaranta eventi, il 10% di tutti gli investimenti mortali. Le forze dell’ordine stanno dunque cercando di trovare una soluzione al problema tramite l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza ed indagini tecnologiche che riescono nell’80% dei casi a rintracciare l’autore del reato. Tuttavia, la fuga dopo il sinistro resta un comportamento frequente in tutta la Penisola, anche a causa di eventi che hanno visti coinvolti soggetti ubriachi o con la patente sospesa o revocata, anche alla guida di mezzi

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Le regioni più pericolose

Lo studio riportato da ASAPS rende nota anche la classifica delle regioni italiane con più decessi di pedoni: la più pericolosa sembra il Lazio con 71 decessi in totale, di cui 42 a Roma. A seguire la Lombardia con 51 e la Campania 44. Anche la Sicilia si attesta tra le regioni meno sicure d’Italia: nel 2023 sono infatti morti 33 pedoni. Gli ultimi tre posti della classifica sono poi coperti da Molise, Valle d’Aosta e Basilicata, ognuna con un solo caso.

Secondo l’analisi ASAPS, inoltre, è possibile notare come siano stati gli anziani ad avere la peggio: 231 pedoni su 440 avevano più di 65 anni e forse è stato a causa dei problemi legati all’età che non sono riusciti a sopravvivere agli impatti mortali. Dalla mappa presente online spicca anche come 17 dei pedoni deceduti avevano meno di 18 anni: tra di loro anche una bimba di sei anni, scappata dalla guerra in Ucraina e morta a Potenza. Numerosi anchei giovani e gli operai che hanno perso la vita al lavoro nei cantieri stradali.

È possibile consultare la mappa digitando sulla barra di ricerca “ASAPS-SAPIDATA: incidenti mortali con pedoni anno 2023″, così da poter rendersi conto con i propri occhi della quantità di decessi avvenuti per mancanza di attenzione alla guida, regione per regione.

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Morti sul lavoro, nel 2023 in Sicilia sono stati 109: è la quarta regione per decessi


 

A proposito dell'autore

Gabriella Maria Agata Ventaloro

Nata a Catania nel 2002, studia scienze e lingue per la comunicazione. È appassionata di lingue straniere, arte, fotografia e scrittura e ama vedere il bello in ogni cosa. Collabora con la redazione di LiveUnict da giugno 2021 e la coordina da aprile 2023.

Email: g.ventaloro@liveunict.com