Crescono i costi degli affitti per studenti universitari. In Sicilia si stima un aumento fino al 18%: ecco i prezzi per città.
L’arrivo di settembre è vicino e, come ogni anno, si torna a parlare di caro affitti per studenti universitari. Infatti, con la fine dell’estate e con il nuovo anno accademico alle porte, sono molti i giovani alla ricerca di un alloggio nella città dove studieranno. Tuttavia, i rincari non mancano neanche nel settore degli affitti, come sottolineato nel report realizzato da Immobiliare.it e rilasciato nelle scorse ore.
In tutta Italia si registra un aumento dei costi degli affitti per gli studenti universitari, compresa la Sicilia, dove si stimano rincari fino al 18%. Ecco l’analisi dei dati 2023 presentati dal noto portale immobiliare online riguardo le principali città universitarie italiane.
Il rientro dalle ferie si prospetta salato per molti studenti universitari e le rispettive famiglie. Infatti, come riportato in apertura, l’avvicinarsi del nuovo anno accademico porterà con sé un aumento dei prezzi degli affitti. E la Sicilia non è esclusa da questo fenomeno: secondo quanto stimato da Immobiliare.it, nell’Isola i rincari toccheranno il 18%.
Nello specifico, la città siciliana dove è previsto l’aumento maggiore dei prezzi è Palermo. È proprio il capoluogo di Regione il luogo dove si registra una variazione di prezzo pari al 18% rispetto all’anno precedente, quando l’aumento era stato pari al 9,1%. Ciò significa che il prezzo medio di una stanza singola a Palermo per quest’anno sarà pari a 272 euro, a fronte dei 230 dell’anno scorso.
Situazione analoga a Messina, dove l’aumento registrato per il 2023 è pari al 14%, mentre l’anno scorso era stato “solo” del 6,3%. In questo modo, una stanza singola nella città dello Stretto costerà in media 261 euro, mentre l’anno scorso ci si fermava a 229 euro.
Per quanto riguarda la città di Catania, in realtà la situazione è più contenuta. Infatti, tra le 28 città universitarie analizzate, Catania è l’alternativa più economica, oltre a essere una delle città dove il rincaro è stato minore. Basti pensare che il prezzo stimato per una stanza singola a Catania è pari a 238 euro, con una variazione rispetto all’anno scorso pari al 3%, e che la media attuale italiana è pari a 437 euro, vale a dire circa 200 euro in più.
Tuttavia, il fenomeno interessante per la città etnea è quello relativo all’offerta. Infatti, come sottolineato da Immobiliare.it, Catania è tra le città “dove l’offerta anticipa la domanda”. Ciò significa che si è registrato un aumento del numero di alloggi disponibili all’affitto per studenti ancor prima che vi sia un’effettiva richiesta. Di conseguenza, come viene riportato nel report, è possibile attendersi prezzi calmierati dalla competizione di mercato a settembre.
Rimane comunque da considerare l’altra faccia della medaglia. Come sottolineato da Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it, questa situazione porterà nel lungo termine ad una diminuzione dei locali per l’affitto tradizionale, vale a dire 4+4 o 3+2. In questo modo, è possibile che prossimamente ci si trovi ad affrontare “un nuovo caro affitti legato alla scarsità di offerta destinata ai giovani lavoratori o nuove coppie che cercano la loro casa in queste città”.
E nel resto d’Italia? Secondo quanto riportato nel report, il podio delle città più care d’Italia per gli studenti universitari è occupato da Milano, Bologna e Roma. I prezzi medi per una stanza singola in queste città sono rispettivamente 626, 482 e 463 euro. Tuttavia, è interessante notare che non si tratta di aree dove si è registrato un forte aumento dei prezzi: infatti, la variazione rispetto all’anno scorso è stata pari all’1% a Milan0, all’8% per Bologna, mentre è stata nulla per quanto riguarda Roma.
Di conseguenza, è evidente che i costi delle stanze per studenti erano già notevolmente alti in queste città, al punto che neanche i rincari avvenuti per le altre località italiane le hanno schiodate da podio dei prezzi più elevati. A seguire, nelle prime 10 posizioni si trovano Firenze (435 euro in media per stanza singola), Modena (412 euro), Bergamo (411 euro), Padova (404 euro), Verona (401 euro), Venezia (396 euro) e Brescia (385 euro).
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