Università di Catania

UNICT – Progetti PNRR: in arrivo 120 nuovi ricercatori

ricercatori unict
Pnrr, in Ateneo la presentazione del ‘team’ di ricercatori che lavoreranno ai vari progetti. Domani focus’ sui nuovi bandi a cascata dell’Ecosistema Samothrace.

Un ‘meet-up’ motivazionale per costruire una squadra affiatata e rafforzare gli obiettivi dei numerosi progetti di ricerca finanziati attraverso i bandi competitivi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. L’Università di Catania ha celebrato il proprio Pnrr RTDay chiamando a raccolta nell’aula magna del Palazzo centrale i circa 120 nuovi ricercatori a tempo determinato assunti grazie ai fondi ricevuti.

Siamo particolarmente orgogliosi della progettualità che siamo riusciti a mettere in campo e dei traguardi raggiunti – ha sottolineato il rettore Francesco Priolo, ringraziando i docenti della cabina di regia “Ricerca”, la task force Pnrr e tutti i ricercatori e funzionari coinvolti nelle varie iniziative -. Per tre anni, questo nutrito contingente di giovani brillanti avrà la possibilità di lavorare su obiettivi di innovazione e crescita, sviluppando progetti di ricerca fortemente interconnessi fianco a fianco con ricercatori aziendali e di altri enti. L’Università di Catania punta su di voi – ha concluso il rettore, rivolgendosi ai numerosi presenti in aula magna -, perché è proprio dalle vostre idee e dal vostro impegno che può nascere il successo di questi progetti, offrendovi inoltre un trampolino di lancio unico per la vostra futura carriera, dovunque essa possa svilupparsi”.

Nel corso della giornata, sono state anche presentate le opportunità per la promozione e la valorizzazione della proprietà intellettuale, legate ai brevetti e al trasferimento tecnologico, strettamente collegate all’attività che verrà svolta. L’Ateneo è infatti coinvolto in venti progetti collegati al Pnrr, tra questi l’Ecosistema dell’innovazione Samothrace che riunisce 28 partner tra cui 4 università, 5 istituti di ricerca, 4 grandi aziende di livello internazionale e 10 piccole e medie imprese, con l’Università di Catania a fare da soggetto proponente e capofila. Gli altri finanziamenti riguardano i Centri nazionali Agritech, il Centro Nazionale per lo sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a Rna, il Centro Nazionale HPC, Big Data and Quantum Computing, e i Partenariati estesi FAIR Future Artificial Intelligence Research, NQSTI National Quantum Science and Technology Institute, CHANGES – Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society, HEAL ITALIA – Health Extended ALliance for Innovative Therapies, Advanced Labresearch, and Integrated Approaches of Precision Medicine, GRINS Growing Resilient, INclusive and Sustainable, On FOODS – Research and innovation network on food and nutrition Sustainability, Safety and Security – Working ON Foods, INF-ACT One Health Basic and Translational Research Actions addressing Unmet Needs on Emerging Infectious Diseases, RESTART RESearch and innovation on future Telecommunications systems and networks, to make Italy more smart.

Tutto ciò rappresenta un’impresa impegnativa, ma anche un’opportunità irripetibile sulla quale ci misuriamo giorno per giorno – ha aggiunto il prof. Salvatore Baglio, coordinatore della cabina di regia sulla Ricerca dell’Ateneo e presidente della Fondazione Samothrace –, lavorando con obiettivi precisi e scadenze stringenti”. “Il nostro compito è quello di cogliere quest’occasione per massimizzare il trasferimento di ciò che viene prodotto in cultura ricerca e innovazione verso il territorio – ha concluso la prof.ssa Alessia Tricomi, delegata d’Ateneo alla Terza missione -, trasformandolo in benefici concreti per la società, declinando così in maniera fattiva la denominazione principale del Pnrr, cioè ‘NextGenerationEu’”.

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Lo stesso progetto “Samothrace” sarà inoltre protagonista dell’incontro che si terrà, sempre al Palazzo centrale, venerdì 28 luglio alle 10, nel corso del quale sarà presentata la “Call for ideas” in vista della prossima pubblicazione dei bandi a cascata dell’ecosistema dell’innovazione. “I bandi a cascata – osserva il prof. Baglio – hanno l’obiettivo di ampliare il bacino di attrazione dell’ecosistema ad altri soggetti pubblici e privati della ricerca e dell’innovazione. I destinatari dei bandi, soggetti interni ed esterni all’ecosistema, sono università, istituti di ricerca pubblici e privati, startup, PMI/grandi imprese a livello nazionale e internazionale ma con un’unità operativa con sede nel Mezzogiorno”.