Il governatore Schifani ha smentito la voce sulle sue dimissioni annunciata dal sindaco di Taormina De Luca e ha chiarito la sua posizione.
Prosegue a colpi di dichiarazioni “affilate” la vicenda che ha creato numerose tensioni all’ARS, l’Assemblea Regionale Siciliana. A dire la sua questa volta è stato il governatore della Regione Siciliana Renato Schifani, il quale era stato al centro delle discussioni nel corso della giornata di ieri. Tutto ha avuto origine dalle dichiarazioni del neo-sindaco di Taormina Cateno De Luca. Durante una diretta Facebook De Luca ha dichiarato che il governatore Schifani aveva annunciato le dimissioni e aveva minacciato Scarpinato, assessore regionale ai Beni Culturali.
“È una grande fake news che io abbia annunciato le dimissioni: non tradirei mai i siciliani che mi hanno votato” ha dichiarato sulla questione Schifani durante il 249° anniversario della Guardia di Finanza, celebrato alla caserma Cangialosi.
Tuttavia, le dichiarazioni del Presidente della Regione Siciliana non si sono limitate a smentire la voce sulle sue dimissioni. “Il presidente Galvagno mi ha sottoposto una bozza di emendamento che riguardava i contributi ai Comuni che ospitano manifestazioni culturali in parchi o arene di proprietà della Regione: questo schema, ovviamente non per colpa sua, era del tutto inammissibile e privo di coperture – ha poi proseguito Schifani affrontando l’argomento che ha fatto scaturire la polemica –. La mia contrarietà, è stata sia tecnica che politica, perché avrebbe abolito una norma che in caso di eliminazione avrebbe provocato un vuoto legislativo. Noi facciamo le cose per bene. Il nostro interesse è tutelare tutti quei sindaci della Sicilia che in certi momenti hanno bisogno di contributi per sopperire a spese straordinarie. Siamo soliti intervenire per tempo, ma in questo caso una simile bozza di emendamento avrebbe creato caos“ ha spiegato il governatore.
“Mentre nelle commissioni gli emendamenti che comportano spese vengono correttamente esaminati con un parere tecnico dalla Commissione bilancio – ha aggiunto Schifani – in aula questo non avviene perché si presentano emendamenti senza nessun filtro o valutazione. Questi, anche se sono privi di copertura, vengono messi in dotazione creando poi i buchi nei conti o le impugnative del Governo nazionale”.
Ma le risposte del Presidente Schifani sulle tensioni all’Ars hanno avuto un seguito. Infatti, il governatore ha tenuto a sottolineare come spesso l’attività dell’Ars sia disordinata, “riprendendo” sulla questione il presidente dell’Assemblea Regionale, Gaetano Galvagno. “A volte assisto a un’attività legislativa del tutto disordinata da parte dell’Aula: una situazione che il presidente Galvagno ha purtroppo ereditato – ha dichiarato Schifani -. Sono pronto a collaborare con lui per incanalare nei giusti limiti della correttezza tecnico-legislativa e procedurale da parte dell’aula, nell’interesse dei siciliani e del Paese”.
Infine, il Presidente della Regione Siciliana ha colto l’occasione per rispondere alle critiche di Micciché, il quale è intervenuto in chiamata durante la diretta Facebook di De Luca affermando che il governatore siciliano è disinteressato alla Sicilia e “vive delle sue vendette e dei suoi rancori”. “Non vorrei che dica certe cose per colpa del caldo incipiente – ha risposto per le rime Schifani –: se dovesse stare male mi auguro di cuore che pensi subito a curarsi”.
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