Quanto guadagnano gli ex studenti dell'Ateneo di Catania dopo il conseguimento del titolo? Ecco la situazione secondo i dati riportati dal report Almalaurea.
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Come ogni anno Almalaurea ha rilasciato il nuovo report, che valuta e analizza le condizioni dei laureati delle varie università italiane, l’anno preso in considerazione è il 2022. I dati riguardano naturalmente anche l’Università degli studi di Catania, andiamo a vedere le condizioni lavorative di chi si è laureato presso l’ateneo catanese e tutte le caratteristiche del suo profilo, nel dettaglio il rapporto si basa sull’intervista di 4.239 studenti ex Unict su un collettivo di 6.100 studenti laureati.
Secondo il report Almalaurea, circa il 60% degli studenti in possesso di una laurea di primo livello ha cominciato a lavorare, la percentuale aumenta se si considerano gli studenti in possesso di una laurea magistrale a ciclo unico, arrivando all’ 85,4%. Invece gli studenti in possesso di una laurea magistrale biennale hanno una percentuale di occupazione del 68,9%.
È importante però sottolineare che è presente una gran fetta di percentuale di studenti che non lavorano e non cercano lavoro e di studenti che non lavorano ma cercano. Nel primo caso gli ex studenti in possesso di una laurea di primo livello sono il 52%, invece i laureati in magistrale solo il 21,9%. Nell’altro caso invece sono il 15,5% gli studenti in possesso di una laurea di primo livello che non hanno un lavoro e lo cercano, percentuale più bassa invece per i laureati in magistrale con l’11%.
In generale invece, il tasso di disoccupazione per gli studenti in possesso una laurea di primo livello è del 23,5 %, mentre per gli studenti in possesso di una laurea magistrale a ciclo unico, la percentuale si abbassa al 10,9%.
La retribuzione mensile netta è ovviamente calcolata in euro e distinguendo la paga di uomini e donne, dopo il proseguimento della laurea triennale, gli uomini riescono a guadagnare 1.167 euro, per le donne in possesso di una laurea triennale la retribuzione è di circa 954 euro. Questo dato aumenta se si considerano le donne in possesso di un titolo magistrale, arrivando a 1.353 euro mensili, ma la retribuzione è più bassa rispetto agli uomini che guadagnano circa 1.577 euro.
È purtroppo presenta un’altra disparità se si considerano gli ex studenti e studentesse in possesso di una laurea magistrale biennale, infatti gli uomini in questo caso hanno una retribuzione di 1.373 euro, mentre le donne hanno una paga più bassa ovvero di 1.137 euro.
Ogni corso di laurea ha ovviamente degli sbocchi professionali specifici, da qui infatti deriva la ricerca del lavoro da parte di studenti e studentesse. Secondo i dati Almalaurea, gli ex studenti in possesso di un titolo triennale, lavorano per il 14,8% nel settore pubblico, a parità di titolo ben il 78,9 % degli ex studenti lavora nel privato, dati diversi se si considerano gli ex studenti in possesso di una laurea magistrale a ciclo unico, in questo caso il 54% degli studenti lavora nel settore pubblico, mentre il 44,9 % lavorano nel settore pubblico.
Secondo i dati Almalaurea, si sottolinea che il 36,7% degli studenti in possesso di un titolo triennale svolgono professioni tecniche, il dato si abbassa notevolmente se si considerano gli studenti in possesso di un titolo magistrale a ciclo unico, arrivando così al 4,9%.
Invece il 20,1% dei laureati in triennale svolgono professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione, in questo caso il dato aumenta se si considerano gli studenti in possesso di una laurea magistrale a ciclo unico, arrivando così al 38,4% e gli ex studenti in possesso di una laurea magistrale biennale, la percentuale arriva al 44,8%.
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