Grazie alle telecamere di videosorveglianza piazzate in un asilo nido, una madre ha potuto costituirsi parte civile nel processo alle due maestre accusate di aver picchiato il figlio disabile.
Un altro caso di maltrattamento a scuola. Accade ad Agrigento, dove due maestre di asilo nido, per placare le crisi di un bambino affetto da disabilità, lo avrebbero schiaffeggiato nel giro di 20 minuti. I fatti risalgono nel periodo compreso fra il 3 e il 20 febbraio 2020.
In particolare, in una delle giornate più movimentate, il piccolo, che all’epoca aveva sei anni, ha subito percosse su tutto il corpo. Le maestre, fra cui una di sostegno, che si sarebbe dovuta occupare in modo più specifico del bambino, sono ora finite a processo. Ad incastrarle, il sistema di videosorveglianza installato in classe, che ha permesso alla madre della vittima di potersi costituire parte civile.
La madre, infatti, insospettita dai lividi riportati dal figlio al suo ritorno da scuola, si è subito rivolta ai Carabinieri che hanno avviato un’indagine piazzando le telecamere di videosorveglianza.
I difensori delle due imputate hanno chiesto il giudizio abbreviato e il procedimento è stato aggiornato al prossimo 26 settembre.
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