Rimane ancora oggi un mistero il movente dell’omicidio-suicidio di Riposto causato dall’ergastolano Salvatore “Turi” La Motta. Tuttavia in queste ultime ore gli investigatori sono alle prese con tabulati telefonici messaggi e social network per comprendere cosa ha portato l’uomo a compiere ciò. Un’ultima ipotesi è quella che vede i tre già conoscenti, in questo modo prende ancora più corpo l’ipotesi che La Motta avesse avuto una relazione con Carmelina “Melina” Marino, donna di 48 anni assassinata all’interno della propria Suzuki Ignis sul lungomare Pantano.
Attraverso i social si può capire come il suo grande amore fosse un fratello detenuto, anche se secondo un video postato nella piattaforma social Tik Tok la donna parla di uomo definendolo traditore. In questo contesto la seconda vittima Santa Castorina, di 50 anni, uccisa sul marciapiede della centralissima via Roma, potrebbe essere stata vista come un ostacolo alla relazione.