Attualità In Copertina

La Sicilia è la terza regione per danni da eventi climatici: il report di Legambiente

maltempo
Foto d'archivio.
Secondo i dati raccolti da Legambiente riguardo gli eventi meteo-idrogeologici del 2022, la Sicilia è al terzo posto tra le regioni italiane per danni causati dai cambiamenti climatici.

Ogni volta che un anno si conclude è tempo di fare bilanci e non sempre i risultati sono dei migliori. È il caso dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, dal cui impegno è stato realizzato il bilancio 2022 riguardo gli eventi meteo-idrogeologici che hanno provocato danni o un forte impatto sulle città e le regioni italiane. Purtroppo, come è stato possibile riscontrare varie volte nel corso dell’anno appena trascorso, il 2022 è stato un anno in cui l’impatto dei cambiamenti climatici sull’Italia si è fatto sentire in maniera tutt’altro che trascurabile, in particolare in Sicilia e anche su Catania. Ecco i dati principali del report di Legambiente secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Città Clima.

Cambiamenti climatici: l’impatto sulla Sicilia

Come anticipato, secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Città Clima di Legambiente, il 2022 ha rappresentato un anno particolarmente intenso in quanto a impatto dei fenomeni climatici. Infatti, l’anno appena trascorso ha fatto registrare un aumento del 55% degli eventi meteo-idrogeologici, con ben 310 fenomeni che hanno causato danni a persone e cose. Basti pensare che nel 2022 sono state 29 le morti legate all’impatto di fenomeni meteo-idrogeologici, mentre nel 2021 il bilancio è stato di 9 vittime.

A livello regionale, la Sicilia è stata indicata come la terza regione italiana per numero di eventi estremi nel 2022. Sul podio, insieme alla Sicilia e ai suoi 31 eventi meteo-idrogeologici che hanno provocato danni, si trovano il Lazio (33) e la Lombardia, che guida la classifica del 2022 con ben 37 eventi estremi. Apparentemente, la Sicilia sembrerebbe essere stata più “fortunata” nel 2022 rispetto all’anno precedente, quando aveva ottenuto il primo posto tra le regioni italiane per eventi estremi. Tuttavia, il triste primato siciliano del 2021 era stato ottenuto con “soli” 30 fenomeni meteo-idrogeologici avversi. Per cui, anche a livello regionale, è possibile trarre la conclusione che il 2022 ha fatto registrare un aumento nel numero di eventi estremi.

Advertisements

Sfrutta i vantaggi di Amazon Prime destinati agli studenti e ottieni uno sconto sull'abbonamento tramite LiveUniversity. Iscriviti ora e ottieni tre mesi gratis!

Bilancio 2022 – Osservatorio Città Clima Legambiente

Eventi estremi 2022: città e province più colpite

Ma l’analisi dell’Osservatorio Città Clima è andata ancora più a fondo e, attraverso i dati raccolti, è stato possibile persino individuare le città e le regioni più colpite dagli eventi meteo-idrogeologici avversi del 2022. Non a sorpresa, considerando il risultato ottenuto dalla Sicilia a livello regionale, in entrambe le classifiche si trovano delle siciliane tra le prime posizioni.

Infatti, le due città italiane più colpite nel 2022 sono state Roma e Palermo, rispettivamente con 13 e 4 eventi meteo-idrogeologici. Sul piano delle province, la Sicilia si è presentata al terzo posto, con Trapani (9 eventi estremi) e al quinto, con la provincia di Messina che ha fatto registrare ben 8 fenomeni meteo-idrogeologici che hanno provocato danni, valore condiviso con le aree di Genova, Trento e Venezia.

Catania e le ondate di calore

Tra i numerosi dati riguardanti la Sicilia inclusi nel bilancio 2022 dell’Osservatorio Città Clima, è purtroppo presente anche una menzione della città di Catania. Infatti, la città etnea è citata tra quelle italiane in cui si sono raggiunte le temperature più alte nel corso del 2022. Secondo quanto riportato nel dossier Legambiente, ad agosto i termometri hanno toccato temperature tra i 40 e i 45 gradi a Catania, insieme alle città di Reggio Calabria e Palermo.

Inoltre, dato che dovrebbe far riflettere sull’importanza dell’azione di contrasto ai cambiamenti climatici, l’ondata di calore dell’estate 2022 ha fatto aumentare la mortalità in tutto il Paese, con la città di Catania tra le più colpite in Italia, con un eccesso di mortalità pari al +42%. Per tale ragione, anche nel caso della città etnea, non è possibile fare riferimento ad un miglioramento rispetto all’anno precedente. Infatti, sebbene nel bilancio 2021 dell’Osservatorio Città Clima Catania risultava tra le città più colpite da eventi estremi, dato causato soprattutto dall’alluvione di ottobre 2021, l’impatto dei cambiamenti climatici non è stato affatto minore per l’anno appena trascorso.

Osservatorio Città Clima: la situazione nazionale

In merito alla situazione nazionale riscontrata dall’Osservatorio Città Clima, nel 2022 l’Italia è stata colpita soprattutto da allagamenti da piogge intense (104 casi) e da danni da trombe d’aria e raffiche di vento (81 eventi). Di seguito la lista di altri fenomeni riscontrati sul territorio nazionale e le rispettive quantità:

  • Danni da grandinate: 29 casi;
  • Danni da siccità prolungata: 28 eventi;
  • Mareggiate: 18 casi;
  • Danni alle infrastrutture da piogge intense: 14 eventi;
  • Esondazioni fluviali: 13 casi;
  • Frane da piogge intense: 11 eventi;
  • Temperature estreme in città: 8 casi;
  • Danni al patrimonio storico da piogge intense: 4 eventi.

In particolare, le categorie con maggiore incremento rispetto al 2021 sono state le seguenti:

  • Danni da siccità prolungata: +367%;
  • Danni da grandinate: +107%;
  • Danni da trombe d’aria e raffiche di vento: +76%;
  • Allagamenti da piogge intense: +19%.
Bilancio 2022 – Osservatorio Città Clima Legambiente

L’analisi dell’Osservatorio di Legambiente si dimostra quindi fondamentale per sottolineare l’emergenza climatica in corso, considerando che l’impatto dei cambiamenti climatici non riguarda solo la sicurezza fisica della popolazione ma anche quella alimentare e sociale. Infatti, la diminuzione del 46% delle piogge riscontrata in Italia nel 2022 rispetto alla media degli ultimi 30 anni e gli eventi estremi che si sono abbattuti sulla Penisola hanno avuto un impatto distruttivo sull’agricoltura, gli habitat naturali e la biodiversità, oltre alla perdita di produzione di energia causata nel settore idroelettrico. Per tali ragioni, si presenta come sempre più necessaria un’azione di prevenzione mirata a combattere la crisi climatica, senza più dover arrancare dietro alle emergenze meteo-idrogeologiche del singolo momento.

A proposito dell'autore

Martina Bianchi

Con una laurea magistrale in Global Politics and Euro-Mediterranean Relations e una triennale in Scienze e Lingue per la Comunicazione, coltiva l'interesse per il giornalismo scrivendo per LiveUnict. Appassionata di lingue straniere, fotografia, arte e viaggi, mira ad un futuro nelle Relazioni Internazionali nel campo dei Diritti Umani, in difesa dei più deboli.

Coordina la Redazione di LiveUniCT da Maggio 2022.

Email: m.bianchi@liveunict.com