L’isola siciliana è da sempre testimonianza storica della convergenza di molteplici culture e dominazioni, da quella greca, a quella araba e normanna. Numerosi i Parchi naturali e i musei che ogni anno sono punto di attrazione per numerosi turisti.
Dalla fine delle restrizioni dovute alla situazione pandemica a oggi, il tasso di turisti della Sicilia è cresciuto notevolmente: basti pensare al Parco Archeologico di Naxos, prima colonia sicula, o al Teatro greco di Taormina che per il 2022 ha fatto registrare 844.542 visitatori a fronte dei 352.484 del 2021.
Il secondo polo dove è stato riscontrato un incremento di turismo (+82%) è senza dubbio il Parco della Valle dei Templi ad Agrigento, con 809.513 visitatori rispetto ai 445 mila del 2021, seguito poi dal Parco di Siracusa, con i suoi 764.853 a fronte dei 254.713 nuovi ingressi. È record di numeri anche per l’entroterra siculo, con la Villa romana del Casale di Piazza Armerina, che è stata visitata da 253.167 persone, mentre per quanto riguarda il versante occidentale, hanno registrato oltre i 200 mila ingressi i Parchi di Selinunte e Segesta.
L’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Elvira Amata, si è espressa così in merito: “Uno straordinario successo che conferma il crescente interesse verso i nostri luoghi della cultura. Stiamo investendo molte risorse nell’adeguamento delle strutture per renderle sempre più accessibili alle esigenze dei diversi visitatori e nella digitalizzazione del patrimonio culturale, così da rendere i nostri beni più fruibili e dinamici anche nella capacità di offrire prodotti più stimolanti e attrattivi. I Parchi e i musei siciliani sono pronti ad affrontare una sfida che passa attraverso il rafforzamento delle collaborazioni internazionali e la definizione di una programmazione che consenta di coinvolgere per tempo un turismo internazionale.”