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Alla fine di novembre 2022 l’Istat ha evidenziato l’aumento dei prezzi del +0,5% per ogni mese e del + 11,8% su base annuale, di conseguenza l’inflazione è in grossa crescita e il potere di acquisto va a scendere. Attraverso l’indagine di Immobiliare.it è possibile avere un quadro chiaro delle città e delle regioni dove si sono registrati degli aumenti di prezzo: ad esempio, Roma e Milano hanno i rincari più alti. Ecco nel dettaglio anche com’è cambiata la situazione in Sicilia.
Catania: quinta in Italia per inflazione
In attesa dei dati di fine anno, questa classifica stilata da Istat e Unione Nazionale Consumatori è un aiuto per conoscere le città più care d’Italia. In estate la più cara era Bolzano, mentre secondo l’ultimo aggiornamento di novembre 2022, la città più costosa è Ravenna dove l’inflazione sfiora il 14%. Ciò significa che a ottobre le famiglie di Ravenna si sono rese conto che spenderanno mediamente il 13,9% in più rispetto allo scorso anno.
- 1° posto: Ravenna (spesa media annua per famiglia aumentata di 3.359 euro che in percentuale sono +13,9%);
- 2° Bologna (3.293 euro +13,2%);
- 3° Bolzano (3.269 euro +12,3%);
- 4° Milano (3.176 euro +11,7%);
- 5° Catania (3.097 euro +15,6%);
- 6° Modena (3.093 euro +12,8%);
- 7° Trento (3.062 euro +11,7%);
- 8° Perugia (3.009 euro +13,1%),
- 9° Brescia (2.980 euro +11,3%);
- 10° Firenze (2.962 euro +12,7%).
Le città più costose d’Italia
Analizzando i dati relativi al costo della vita in generale inclusi gli aumenti, dobbiamo fare affidamento ai dati del Codacons e dal Ministero dello sviluppo: la città più cara resta Milano, dove occorrono mediamente 116 euro a settimana per riempire il carello. A seguire:
- Aosta (109,91 euro),
- Genova (107,91),
- Trieste (107,29),
- Bologna (105),
Inoltre, si spendono più di 100 euro a settimana per la spesa anche a Firenze, Trento, Torino e Roma (poco più di 100 euro nella capitale d’Italia). Le città più economiche rimangono Napoli, Palermo e Catanzaro dove per fare la spesa mediamente bastano circa 75,16 euro a settimana, 86,97 e 79,33 euro.
Le regioni più care d’Italia
Confrontando i dati con lo scorso anno i dati sulle regioni più ricche d’Italia restano per lo più costanti. Tuttavia, a novembre 2022 la regione che ha subito più aumenti è il Trentino con una spesa annua per famiglia uguale a 3092 euro, vale a dire l’11,9% in più, e lo scorso anno il Trentino era terzo in questa classifica con 1.084. Ciò significa che adesso gli abitanti della regione spenderanno il triplo rispetto allo scorso anno.
Seconda l’Emilia Romagna con 2.973 euro di aumenti (+12,5%), lo scorso anno era settima con 1.028 rincari totali, terza l’Umbria con 2.869 euro mentre lo scorso anno contava 916 euro nei rincari.
Tra le regioni più quotate al risparmio troviamo: Basilicata, Puglia e Molise, la Valle d’Aosta segna l’indice di inflazione più basso (+8,8% e 2.178 euro di spesa in più annua a famiglia), mentre nel 2021 chiuse in testa quale regione che aveva registrato in un anno i rincari maggiori con appena 1.068 euro
Le città più ricche d’Italia
Anche in questo caso i dati non sono definitivi, dovranno essere incrociati nel 2022 attraverso la ricchezza disponibile e il potere d’acquisto. Queste cifre sono essenziali per comprendere chi riesce a sostenere un aumento del costo della vita e secondo i dati del Centro studi Tagliacarne e Unioncamere perdono capacità d’acquisto i cittadini che vivono nelle seguenti regioni:
- Valle d’Aosta (-3,9%);
- Abruzzo (-2,2%);
- Molise (-1,5%);
- Trentino Alto Adige (-1,5%);
- Marche (-1,4%);
- Piemonte (-0,2%).
A livello provinciale non riescono a far quadrare i conti:
- Venezia (-5,1%),
- Rimini (-4,5%),
- Fermo (-4,5%),
- L’Aquila (-4,5%),
- Aosta (-3,9%).
Le regioni più ricche invece, vale a dire quelle dove possibile far fronte agli aumenti sono:
- Lazio
- Lombardia
- Sicilia
- Umbria
In generale Milano è la città più ricca d’Italia con un reddito pro-capite medio nel 2021 di 33mila 317 euro a testa, mentre la più povera è Enna.