Uno dei più grandi problemi che attanaglia il nostro quotidiano è la crisi energetica. Ai microfoni di Liveunict è intervenuto l'ingegnere Giuseppe Bonomo, membro del team energia del Partecipativo del Patto di Fiume Simeto.
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Tutta la Penisola italiana quest’anno più che mai dovrà affrontare un grandissimo scoglio, ovvero la crisi energetica, Da un paio di mesi a questa parte il costo dell’energia elettrica è aumentato in maniera vertiginosa. Per affrontare il tema è intervenuto ai microfoni di Liveunict l’ingegnere Giuseppe Bonomo, membro del reparto energia del Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto.
“La mia associazione è il Presidio Partecipativo del Patto di fiume Simeto che associa cittadini, e racchiude ben undici comuni della Valle del Simeto, cerchiamo di dare un contributo in termini di idee e proposte per costruire una Valle del Simeto senza rifiuti, senza petrolio, con un fiume senza inquinamento dagli scarichi fognari e con una agricoltura con prodotti biologici e di qualità”
Ma il lavoro del presidio non si riduce soltanto a questo, infatti: “Sono nate delle collaborazioni con le università di Boston e di Memphis, ogni anno infatti gli studenti universitari americani e gli studenti catanesi collaborano tra di loro, cercando di proporre delle soluzioni, questa collaborazione dura da circa 15 anni”.
Negli ultimi anni, sottolinea Bonomo, il presidio ha formato un’ottima struttura organizzativa, formata da vari team, e tutti vogliono:” Realizzare una comunità energetica della Valle del Simeto, grazie alla legge emanata lo scorso dicembre si potranno realizzare delle comunità energetiche attorno alle cabine primarie, queste comunità sono di una grandissima importanza, dato che lo Stato incentiva l’utilizzo dell’energia condivisa”.
Un tema molto ribattuto per combattere la crisi energetica è l’utilizzo delle risorse rinnovabili, su questo l’intervistato ha dichiarato che: “L’utilizzo delle fonti rinnovabili è fondamentale, dato che ci permetterebbero di essere meno dipendenti dal petrolio e dal gas – continua -. Il sud attraverso l’utilizzo delle risorse rinnovabili, deve perseguire l’obbiettivo di diventare l’hub energetico più importante d’Europa, in questo modo inoltre assicureremo un lavoro importante per le nuove generazioni, oltre che un luogo sano e visitabile per tutta la comunità”.
Per raggiungere questi obbiettivi però è necessario anche il supporto dei governi, che secondo Bonomo negli ultimi anni:” Hanno dato un impulso importante finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo del 2030, ovvero le riduzioni delle emissioni di CO2 nell’atmosfera ed il passaggio alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Sono state fatte delle leggi sull’efficientamento energetico degli edifici, ovvero l’ecobonus al 110%, oltre che il recepimento delle due direttive UE sulle fonti rinnovabili e sulle comunità energetiche”.
In questo momento, il Presidio attende i decreti attuativi finali e le determinazioni ARERA, per: “Avere le delimitazioni delle cabine primarie, in modo da partire con le comunità energetiche, con quest’ultime si ha la possibilità di arrivare all’autosufficienza energetica, inoltre è possibile gestire impianti di ricarica delle macchine elettriche”.
Quest’anno più che mai è necessario risparmiare quanta più energia possibile, secondo Bonomo per ridurre i consumi occorre:” Avere una idea ben precisa di come utilizzare l’energia, potrebbe essere utile utilizzare un impianto fotovoltaico, ma è importante ricordare che quest’ultimo produce solo quando c’è il sole”.
Quindi se si prende sotto esame una famiglia che consuma solo la sera in questo caso : “Se la famiglia non ha un consistente accumulatore, regalerà l’energia prodotta di giorno all’ENEL e pagheranno l’energia consumata al medesimo Ente: solo che l’Enel la pagherà a 4 centesimi al kWh, mentre quella famiglia pagherà l’energia a 30-40 centesimi al kWh . Mentre l’Enel ne trarrà un grande guadagno dell’Enel ed una grossa perdita di quella famiglia, questo perché la produzione di energia ed il consumo è istantaneo”.
Ma se venisse costituita la comunità energetica continua Bonomo: “Quell’energia, invece di andare a beneficio di ENEL, andrebbe a beneficio della comunità la quale potrebbe condividere l’energia e con gli introiti degli incentivi potrebbe realizzare benefici per la collettività in termini ambientali, sociali ed anche economici”.
Infine l’esperto ha dato dei consigli utili per risparmiare energia:
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