Elezioni politiche 2022: cosa propongono i vari partiti per quanto riguarda la cultura? Di seguito i punti a riguardo estrapolati dai diversi programmi.
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Il prossimo 25 settembre, e a seguito delle dimissioni del Governo Draghi, gli italiani dovranno votare per eleggere il nuovo Parlamento. Ma quanto conta la cultura per chi concorre alle elezioni 2022? Di seguito le proposte dei diversi partiti.
Nel programma elettorale dei terzopolisti di Azione e Italia Viva, la cultura sembra rivestire un importante ruolo, così come il turismo.
Si parte da un dato statistico preoccupante: l’Italia è il penultimo Paese in UE per partecipazione ad attività culturali. Ciò significa che meno di un italiano su due frequenta musei, teatri, concerti o mostre. Inoltre, quasi il 60% della popolazione, dai 6 anni in poi, legge meno di un libro l’anno. “L’Italia ha nella sua cultura le vere radici della civiltà occidentale – si legge inoltre nel programma elettorale – per questo deve essere veicolo di trasmissione e socializzazione tra generazioni e ceti sociali“.
Ecco alcune delle proposte di rilievo:
La coalizione di Centrodestra è composta da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e da una serie di partiti di centro riuniti sotto il simbolo di “Noi Moderati“. Questi hanno presentato un programma comune, suddiviso in 15 punti, che titola “Per l’Italia – Accordo quadro di programma per un governo di centrodestra“. Il capitolo 10 è tutto dedicato al Made in Italy, alla cultura ed al turismo. Ecco alcune tra le proposte avanzate:
Cultura presente anche nel programma di Fratelli d’Italia. Si parte dalla considerazione che l’Italia sia “la Patria del bello”. Mosso da tale consapevolezza, il partito si ripromette di conseguire un preciso obiettivo: quello di “proteggere e valorizzare l’immenso patrimonio di cui siamo eredi”. Tra le proposte, le seguenti:
“La cultura e l’arte sono l’essenza intima dell’appartenenza ad un passato di creatività e fascino. Tocca a noi portare questa ricchezza nel futuro”: riporta in questo caso il programma. Ecco alcune proposte firmate Lega in merito alla cultura:
Anche il partito Forza Italia ha presentato diverse proposte per quanto riguarda la cultura. Promette, in particolare:
Le parole chiave del programma elettorale 2022 presentato dal Movimento 5 Stelle, guidato da Giuseppe Conte, sono “Cuore e coraggio“. Concentrato principalmente sui temi delle pari opportunità e della transizione ecologica, il partito sembra invece avere meno proposte in merito alla cultura.
Si parla, di fatto, di cultura principalmente in relazione allo sviluppo del sistema turistico, da sostenere tramite l’istituzione di una piattaforma per l’incontro tra i bisogni dei turisti e l’offerta del territorio italiano e con un piano pubblico di assunzioni per dare respiro al Ministero dei Beni Culturali e alle sue istituzioni periferiche.
Si fa riferimento, in maniera generale, a “misure di protezioni e valorizzazione del patrimonio culturale italiano“, ma si parla anche di una riforma del sistema radio-televisivo “con nuova governance che tenga fuori i partiti e assicuri il pieno recupero della sua funzione sociale con garanzia di correttezza e pluralismo dell’informazione“.
Il Partito Democratico (nella coalizione che riunisce, oltre al partito bandiera, Articolo Uno, Partito Socialista Italiano, DemoS, Movimento Repubblicani Europei, Volt) dà molta importanza alla cultura, partendo dalla considerazione che “Conoscere è potere“. Non a caso la scuola viene considerata quale motore del Paese.
Si propone la costituzione di un Fondo nazionale per i viaggi-studio, le gite scolastiche, il tempo libero nel doposcuola e l’acquisto di attrezzature sportive e strumenti musicali che va ad integrare il finanziamento regionale.
Si vuole supportare anche la creazione di “ambienti di apprendimento sostenibili“, accessibili, sicuri (anche dal punto di vista sanitario, con l’installazione di sistemi di aerazione), attraverso la promozione di incontri e attività tra scuole.
Tra le proposte più interessanti:
La nuova formazione politica di Luigi Di Maio e Bruno Tabacci sembra non avere molto spazio per le proposte sull’argomento cultura. Si parla però di tutela ambientale e di aiuti per i giovani in quanto riconosciuti come “il futuro del Paese e dell’Europa“.
Per questo motivo si propone sostegno per gli studenti universitari fuori sede e modi di implementare nuovi strumenti per favorire il riscatto della laurea.
“Una generazione avanti“: titola così il programma-manifesto del partito con a capo Emma Bonino.
Il primo punto è dedicato all’importanza dell’istruzione: per questo si propone di aumentare la spesa per formazione e istruzione di almeno l’1% del PIL nel corso della legislatura.
Inoltre, si propone di incentivare l’affidamento di siti culturali anche a soggetti privati con lo scopo di una diminuzione della spesa pubblica e di una maggiore attrattività e tutela del patrimonio culturale, soprattutto per le aree attualmente dismesse.
L’Alleanza si mostra particolarmente interessata alle tematiche ambientali e ai giovani: sono infatti numerosissime le proposte per loro. Non esclusa dal programma la cultura. Si parla di “rilanciare l’investimento in ricerca, formazione, cultura, orientandolo all’utilità sociale“. Ma si propongono anche:
Unione Popolare sottolinea l’importanza della cultura tramite il punto 9 del suo programma elettorale, intitolato “Ricostruire la nostra industria favorendo un nuovo modello di sviluppo con al centro la cultura”.
Per i più giovani si propone una scuola dell’obbligo arricchita dall’istituzione “di laboratori di musica, teatro, cinema affidati a professionalità dei settori artistici“. Tra le altre misure in cantiere:
Il partito di Gianluigi Paragone cita la necessità di “migliorare i programmi” anche “in direzione di un recupero della nostra cultura umanistica e civica“.
Per il resto largo spazio si riserva al nodo turismo. A tal proposito vanno citate le seguenti proposte:
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