Ieri è stata appresa la notizia di un uomo che è risultato positivo contemporaneamente al Covid, al Vaiolo delle scimmie e all’Hiv. “Il caso non deve suscitare allarmismi ingiustificati, monkeypox e SarsCov2 hanno vie di trasmissione differenti. Il fatto che fossero contemporaneamente presenti rappresenta una coincidenza. È un singolo caso clinico, quindi la sua rilevanza statistica epidemiologica è relativa” – lo afferma Arturo Montineri, direttore dell’Uoc Malattie infettive dell’ospedale San Marco di Catania, l’infettivologo che ha avuto in cura il catanese di 36 anni.
“Ci sono dei punti di interesse – ha aggiunto l’infettivologo -, e il primo fra tutti è la necessità di avere dovuto gestire contemporaneamente le tre infezioni nello stesso paziente e il fatto che i tre virus non hanno avuto un effetto condizionante reciproco. Il paziente ha avuto un decorso normale privo di complicanze. E altro fatto interessante è che monkeypox dopo la scomparsa delle lesioni è rimasto positivo al livello della faringe per altri venti giorni; quindi questi pazienti dovrebbero essere sottoposti ad un followup prolungato fino alla scomparsa del virus”.
Secondo Montineri: “Avere un paziente con una sintomatologia simile a quella del Covid, e un tampone positivo non deve fare escludere a priori la presenza di altre infezioni, soprattutto se c’è una storia clinica anamnestica rilevante il caso”.