Maturità 2022 al via e in una formula più tradizionale, ma non è ancora possibile accantonare il Coronavirus. Per tale ragione sono state stabilite regole che studenti e docenti dovranno rigorosamente rispettare. Emergono, poi, novità in merito ad eventuali casi di positività. Di seguito i dettagli.
Regole Covid
Già negli scorsi giorni il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’apposita ordinanza: di conseguenza è stata inoltrata alle scuole della Penisola una nota destinata a chiarire misure precauzionali, dunque comportamenti da mantenere nel corso di questi Esami di Maturità.
Si esplicita, in primo luogo, che non risulterà obbligatorio l’utilizzo delle mascherine: si raccomanda, ad ogni modo, di utilizzare tali dispositivi di protezione, specialmente nei casi in cui non fosse possibile mantenere il necessario distanziamento personale (pari a circa un metro).
Più in generale il rispetto della distanza interpersonale di un metro resta generalmente raccomandata, a patto che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici che ospiteranno gli esami lo permettano.
Inoltre “durante lo svolgimento della prova orale sarà consentita la presenza di uditori in un numero che consenta una distanza interpersonale di almeno un metro”.
Infine è severamente vietato accedere a scuola nel corso degli esami non solo se positivi al Coronavirus, ma anche nel caso in cui si presentasse “una sintomatologia respiratoria e temperatura corporea superiore a 37,5°”.
Secondo la stessa nota, in particolari casi e con specifiche ordinanze, si potrebbe prevedere lo svolgimento della prova orale e l’attività dei lavori della commissione e delle sottocommissioni anche a distanza, in videoconferenza.
In caso di positività
A poche ora dal via alla Maturità 2022, è legittimo chiedersi cosa succederebbe nel caso in cui si riscontrassero soggetti positivi al Covid.
Il Messaggero riferisce che se durante le prime due prove uno studente risultasse positivo al virus, gli esami andrebbero avanti fino a fine luglio, con una prova suppletiva prevista tra il 6 e il 7 dello stesso mese.
“Per gli scritti è necessaria la vigilanza – spiega a Il Messaggero Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma – . Si possono coinvolgere i docenti della scuola, altrimenti bisogna fermare gli orali per due giorni”.
In caso di positività nel corso degli orali, invece, questi dovrebbero slittare tutti di 48 ore e il candidato della prova suppletiva verrebbe interrogato in coda.
“Avremo dettagli maggiori – aggiunge Paola Senesi, preside del liceo Giulio Cesare di Roma – , ma negli anni passati, quando comunque la prova suppletiva era prevista in casi di malattia, non accadeva che si svolgesse in concomitanza degli orali. I calendari venivano rivisti”.