Museo egizio a Catania: emergono novità a riguardo. Le parole di Paolo di Caro, Direttore dell'Assessorato alla Cultura.

Foto d'archivio.
Sembra finalmente sbloccarsi la lunga questione del Museo egizio a Catania, di cui si tratta da oltre 5 anni. Allora fu l’amministrazione Bianco ad annunciare l’imminente arrivo da Torino di tesori egizi per l’allestimento della sede museale nel capoluogo etneo, più in particolare nell’ex monastero dei Padri Crociferi di via Crociferi. Ma i continui rallentamenti burocratici hanno rimandato di volta in volta il progetto, l’apertura.
Dovrebbe risultare decisivo l’incontro con dirigenti e tecnici di Torino, annunciato per la metà di giugno, per fare il punto della situazione sull’iter che dovrebbe portare all’apertura. È quanto indicato dal Direttore dell’Assessorato alla Cultura, Paolo Di Caro, e riportato dal Quotidiano di Sicilia.
“A metà giugno – ha dichiarato Di Caro – verranno a Catania alcuni dirigenti e tecnici di Torino per collaudare gli impianti che sono stati adeguati al monastero dei Padri Crociferi, secondo quelle che sono state le prescrizioni precedentemente indicate. Se l’operazione andrà a buon fine, scatterà l’ultima fase, la più importante, che è quella di decidere i reperti che saranno inviati a Catania in prestito”.
L’obiettivo sarebbe quello di concludere il lungo iter in previsione dell’apertura ufficiale, che non si esclude possa esser ipotizzata entro la fine dell’anno.
“Durante la fase dei prestiti — aggiunge Di Caro — verranno effettuati gli ultimi lavori di montaggio dell’ascensore e così tutta l’apertura del primo piano del museo sarà possibile”.
“Nell’ala sinistra sarà posizionato il museo Egizio. Nell’ala destra, invece, finalmente sarà possibile l’apertura del secondo museo civico che esporrà gli altri tesori del castello Ursino che finora sono rimasti nei depositi del maniero federiciano”: commenta così Di Caro, in merito a come sarà suddiviso il nuovo polo museale nella location di via Crociferi che ospiterà, dunque, anche il secondo museo civico.
Di Caro, tuttavia, rimane molto cauto sull’apertura, in attesa dell’incontro di metà giugno. Non è ancora tempo di sbilanciarsi.
Si dovrebbe, ad ogni modo, dar priorità all’allestimento del museo egizio e, soltanto successivamente, pensare al museo civico.
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