Assegno unico 2022: resta pochissimo tempo per presentare la richiesta con diritto agli arretrati da marzo. Ecco la scadenza da ricordare e le ultime novità.
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Assegno unico: fino al 30 giungo 2022, tutte le famiglie italiane hanno la possibilità di presentare la relativa richiesta con diritto agli arretrati da marzo. Dopo quest’ultima data spetteranno ai beneficiari solo le rate correnti. Ecco cos’altro c’è da sapere.
Ad oggi la compilazione dell’Isee per tutte le famiglie italiane risulta gratuita, in quanto lo stesso Stato riconosce ai Caf 16 euro per ogni dichiarazione effettuata. Ma, data l’imponenza di tutte le richieste effettuate, non si esclude un esaurimento delle risorse disponibili nei primi giorni di giugno. Se così fosse, si potrebbe dover scegliere tra rinunciare al servizio oppure pagarlo, ad un prezzo che sarà fissato autonomamente da ciascun centro di assistenza ma che molto difficilmente sarà inferiore ai 20 o 25 euro.
Si ricorda che l’ISEE è lo strumento necessario per tutte le domande che ogni famiglia deve effettuare per il proprio nucleo. Risulta, in effetti, necessario per le richieste per il reddito di cittadinanza ed altre agevolazioni.
Non guasta ribadire che l’assegno unico è un aiuto da parte dello Stato destinato a tutte quelle famiglie che hanno a carico figli dal 7 mese di gravidanza fino ai 21 anni di età, senza alcun limite d’età per i figli disabili.
Ma perchè universale ed unico?
Universale perché è garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico. Unico perché assorbe dal mese di marzo in poi le altre misure a sostegno della famiglia, quali:
Nonostante la domanda abbia scadenza a giugno 2022, l’effettiva erogazione giungerà alla famiglie italiane a partire da marzo 2023. Inoltre, per le domande presentate dopo il 30 giugno, l’assegno spetterà dal mese successivo a quello della domanda. Mentre per tutti i soggetti che percepiscono il reddito di cittadinanza non si deve presentare alcuna domanda, in quanto l’assegno è versato in automatico sulla carta del reddito.
Per quanto concerne l’ammontare dell’importo mensile, questo va da un massimo di 175 euro a figlio per chi ha l’ISEE inferiore a 15mila euro a un minimo di 50 euro a figlio per tutte le famiglie con ISEE pari o sopra i 40mila euro oppure che non presentano l’ISEE.
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