Un ragazzo 22enne appartenente all’Arcigay di Catania ha raccontato di essere stato aggredito durante la notte tra sabato e domenica. A raccontare la storia è proprio il ragazzo tramite un post sul suo profilo Instagram. Il fatto sarebbe accaduto in Via Umberto mentre il ragazzo stava tornando a casa. Il ragazzo racconta di essere stato fermato da una macchina ed un uomo è sceso ed ha cominciato ad aggredirlo verbalmente e in seguito ha anche provato ad aggredirlo con un cacciavite affilato.
“Ho reagito colpendolo alla faccia e dopo aver visto che ero in grado di difendermi – racconta la vittima – ha indietreggiato e ha cominciato a rivolgermi insulti omofobi affermando pure che “ormai a Catania i froci sono troppi”. Ho minacciato di chiamare la polizia; lui mi ha risposto che stava solo scherzando ed è scappato via con l’auto, di cui ho la targa.
Mi ha aggredito – ricostruisce il 22enne – perché nel mio zaino ho attaccato portachiavi e spille Lgbtqia+ tramite i quali mi ha catalogato come persona non etero. Ero solo, e ho pensato di morire”.
“Sono orgoglioso e fiero – afferma il presidente di Arcigay Catania Armando Caravini, nel rendere nota l’aggressione – perché il 22 enne ci ha messo la faccia decidendo di denunciare. Deve essere un esempio per tutti coloro che ricevono atti di violenza omofobica sia verbale sia fisica ma che per paura non denunciano. Come Arcigay esprimiamo la massima disponibilità e siamo pronti a dare tutto il supporto psicologico e legale. Ribadiamo – continua Caravini, annunciando una denuncia all’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali – che serve una legge ora”.