Contagi in calo in Sicilia, ma a Messina e Siracusa sopra la media. A rischio le fasce dei più piccoli. Tutti gli ultimi aggiornamenti.
I dati covid di questi ultimi giorni rilevano una diminuzione di nuovi positivi. I tamponi antigenici o molecolari effettuati nel periodo che va tra il 2 maggio e l’8 maggio riportano un tasso di positività del -13,69%.
I maggior numero di positivi è stato rilevato nelle provincie di Siracusa e Messina. In particolar modo, sono due le fasce d’età con maggior rischio, quelle 6/10 anni e 11/13 anni, con un’incidenza superiore alla media nella fascia 6/18 anni.
Diminuiscono anche le ospedalizzazione ma è da notare che circa il 75% dei pazienti in ospedale non risulta vaccinato. Nonostante la curva epidemica da segni di rallentamento e di un possibile arresto, ci troviamo in una fase delicata che denota un calo delle ospedalizzazioni ma molti positivi vengono riscontrati solo in concomitanza al ricovero.
Risulta elevata l’incidenza della variante Omicron di SARS-CoV- 2 e le misure comportamentali risultano invariate: distanziamento interpersonale, uso della mascherina – anche se in determinate situazioni non vi è più l’obbligo- aereazione dei locali, igiene delle mani e riducendo le occasioni di contatto ed evitando in particolare situazioni di assembramento.
Al momento, lo strumento necessario per diminuire al minimo i contagi, soprattutto gravi, rimane la copertura vaccinale in tutte le fasce d’età, con maggior attenzione a quella dei 5/11 anni. Per una risposta immunitaria efficace sono consigliate le dosi booster, soprattutto nei soggetti che hanno superato i 120 gg dalla ultima dose.
Tra i più piccoli, risultano vaccinati solo il 27% con una dose, e solo il 23,64% ha completato il ciclo primario; tra gli over 12, quasi il 10% è ancora da vaccinare. La dose aggiuntiva è stata somministrata a ben 2.719.424 persone, ovvero, più del 75% della popolazione, mentre il 24,7% degli aventi diritto non ha ancora ricevuto la terza dose.
Da quasi tre mesi, presso i centro vaccinali è disponibile il vaccino Nuvaxovid (Novavax) e dal primo marzo è iniziata la somministrazione della quarta dose nei soggetti over 12 che presentano una marca compromissione della risposta immunitaria e che hanno già completato il ciclo vaccinale primario con tre dosi da almeno 120 giorni.
Inoltre, dal 12 aprile, la somministrazione è stata estesa agli over 80, ospiti dei presidi residenziali per anziani e ai soggetti tra i 60 e 80 anni affetti da condizioni di particolare fragilità. Ad oggi sono state effettuate quasi 13 mila somministrazioni di quarta dose, delle quali 8.729 ad over 80.
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