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24 CFU insegnamento: novità in arrivo con la nuova riforma reclutamento, ma cosa succederà? Come sempre, il mondo della scuola e dei suoi insegnanti, o aspiranti tali, è in continuo mutamento. Di anno in anno si susseguono novità, cambiamenti di regole, prove e requisiti aggiuntivi per poter entrare a far parte del meccanismo scolastico con l’immissione di ruolo. E la riforma del reclutamento sembra non fare eccezione in merito.
24 CFU insegnamento: cosa cambia
Osservati speciali sono in questo caso i 24 CFU, dato che molti si chiedono cosa ne sarà di questi crediti aggiuntivi con le nuove norme. Infatti, si tratta di una questione a cuore di molti, visto che alcuni li hanno acquisiti, a pagamento o durante il percorso universitario. Questo perché si tratta di requisiti fondamentali per poter concorrere all’insegnamento nel mondo scolastico.
Tuttavia, adesso sembrano essere cambiate le regole. Infatti, non si parla più di 24 CFU ma di 60 CFU che sono stati citati nella riforma del reclutamento. Quindi sono in molti a chiedersi se questi ultimi dovranno essere acquisiti ex novo o se andranno perduti. Restano però ancora numerosi dubbi in merito, e non vi è ancora nulla di certo al momento.
24 CFU: riforma reclutamento
La questione sollevata da molti esponenti del settore e dagli aspiranti docenti o precari, è relativa alla assoluta mancanza di menzione dei 24 CFU nella prossima riforma. Chiaramente, questa situazione sta allarmando le persone interessate dato che non si hanno notizie né sul possibile valore di tali crediti formativi, né in merito all’eventuale opzione di integrazione ai 60 CFU menzionati nella riforma reclutamento.
Infatti, nel prossimo DPCM si fa riferimento al possesso di 60 crediti formativi universitari o accademici, i quali saranno necessari per poter intraprendere il percorso di formazione iniziale che consiste in un tirocinio a scuola e uno indiretto di almeno 20 CFU. Non resta quindi che attendere nuovi sviluppi in merito alla questione.
24 CFU insegnamento: cosa sono?
Si tratta di crediti formativi universitari che negli ultimi anni sono stati uno dei requisiti necessari per poter insegnare e partecipare ai concorsi per l’insegnamento. Nello specifico, essi sono ritenuti fondamentali per poter essere abilitati alla professione da insegnante, dato che riguardano delle discipline legate al settore definite come antropo-psico-pedagogiche e metodologie didattiche. Tra le materie comprese e riconoscibili come 24 CFU rientrano quelle afferenti alle seguenti:
- antropologia;
- psicologia;
- pedagogia;
- metodologie e tecnologie didattiche.