Tra le conseguenze della fine dello stato di emergenza, risalente allo scorso 31 marzo 2022, vi è anche il ritorno dei viaggi di istruzione. Gli stessi a cui, negli ultimi due anni segnati dalla pandemia, moltissimi giovani hanno dovuto rinunciare.
I numeri celano una generale voglia di uscire finalmente da casa e scoprire il mondo. Di fatto, secondo quanto emerso da un sondaggio del portale Skuola.net, uno studente su quattro quest’anno ha già avuto modo di partire. Nove studenti su dieci, invece, affermano di non vedere l’ora di fare lo stesso.
Si esplicita che il sondaggio di Skuola.net sui viaggi di istruzione è stato condotto su un campione di 5.000 alunni delle scuole medie e superiori. Ecco cosa rivale, nel dettaglio.
Uscite: mete e durata già preferite
Già dai primi mesi dell’anno scolastico corrente molti istituti della Penisola hanno iniziato ad organizzare le prime attività, dopo numerosi mesi all’insegna della DaD.
Ad ogni modo la maggior parte delle uscite (il 68%) è durata una sola giornata, mentre solo nel 16% dei casi i giovani studenti hanno trascorso la notte fuori casa.
Più in generale, dal sondaggio emerge una generale tendenza a rimanere all’interno dei confini del Bel Paese. Il 36% dei ragazzi che hanno già preso parte ad uscite è stato portato a visitare luoghi d’interesse presenti nella propria città, mentre il 43% si è spostato all’interno della propria regione o, al massimo, in quelle limitrofe.
Dopo la fine dello stato di emergenza
Se è vero che alcuni hanno già fatto le valigie, dopo la fine dello stato di emergenza e la conseguente cancellazione del “sistema a colori” per le Regioni il numero di studenti coinvolti dovrebbe notevolmente aumentare. D’altronde anche l’organizzazione di un viaggio di istruzione risulterà nettamente più agevole per dirigenti e docenti.
Oltre un quarto (28%) dei ragazzi intervistati ha raccontato che la propria scuola ha già pianificato una gita per le prossime settimane e un ulteriore 18% afferma che l’organizzazione è in dirittura d’arrivo. Anche per le prossime gite, tuttavia, si opterà spesso per la cautela: in un caso su due si tratterà sempre di un’uscita di un solo giorno, priva di pernottamento fuori casa.
D’altro canto dal sondaggio emerge che uno studente su cinque dovrà ancora una volta accantonare l’idea di una gita scolastica.
Quali sono i sentimenti di chi dovrà rimanere a casa? Il 67% di quanti non hanno viaggi in programma si dice dispiaciuto. Al contrario il 43% dei maturandi accetterebbe di buon grado l’assenza di una gita di fine anno.