La primavera è arrivata: con essa, tornano le Giornate FAI, giunte alla loro trentesima “primavera”. Un traguardo importante raggiunto in tempi difficili, che porta il Fondo Ambiente Italiano a spiegare ai propri utenti come tali occasioni servano a “proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo”.
Come sottolineato sul sito dedicato alle giornate, che si terranno il prossimo 26 e 27 marzo, “in cos’altro si incarna l’identità di un popolo se non nella sua storia, nella cultura e nella tradizione?“. Ecco perché, questa è la miglior “occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto può insegnarci per affrontare il presente e il futuro, perché ciò che siamo e che abbiamo non sia dato per scontato, ma sia compreso e apprezzato come esito di lunghi e talvolta drammatici trascorsi che ci accomunano come italiani, europei, e con l’umanità tutta”.
Per quanto riguarda la Sicilia, saranno aperti al pubblico ben 56 luoghi culturali: occorre ricordare come, a Catania e provincia, si andrà approfondendo il “percorso verghiano”, che toccherà luoghi cittadini quali il Monastero dei Benedettini, la chiesa e il monastero di Santa Chiara, la casa-museo Verga, fino ad arrivare alla Casa del Nespolo (Aci Trezza), al Castello di Aci Castello, spingendosi fino a Bronte, luogo presso il quale sarà possibile seguire l’itinerario “Viva la libertà”, dedicato al celebre racconto dello scrittore catanese.
Coloro i quali vorranno partecipare potranno accedere liberamente ai luoghi culturali, offrendo un contributo libero dai 3 euro in su. La prenotazione online, soprattutto per i luoghi cittadini, è consigliata: una volta collegatisi al sito dedicato e digitata la provincia d’interesse, selezionando gli eventi sarà possibile prenotarli, selezionando la data preferita.