Nei prossimi giorni il Governo dovrà varare decreti attuativi per il bonus psicologo, per stabilire come elargirlo a chi ha necessità di un sostegno psicologico. Infatti, in queste ultime ore il Ministero della salute e quello della Finanza stanno decidendo le modalità attraverso le quali erogare il contributo fino ad un massimo di 600 euro.
La situazione è stata messa in evidenza da presidente dell’ordine nazionale degli psicologi David Lazzari, rimarcando l’importanza dell’iniziativa: “Sento parlare molto di bonus perché fra benessere e malattia mentale c’è un mondo di disagi e bisogni. Ma c’è un buco nero nella nostra società perché, nel servizio sanitario, non si prevede una figura istituzionalizzata. Il bonus va in questa direzione ma bisogna andare oltre, è importante capire e attrezzarsi per dare una risposta. Una risorsa che il Paese non utilizza“.
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In merito al bonus psicologo sono state già avanzate numerose iniziative per poter creare nuove risposte strutturali, tra cui all’interno della scuola e per il potenziamento del servizio sanitario nazionale. “Abbiamo optato per una misura rapida – ha affermato Elisa Pirro, capogruppo del M5s – per rispondere in modo veloce ed efficace a un bisogno che emergeva, una richiesta di sostegno psicologico partita davvero dal basso. Con questo bonus abbiamo fatto un passo importante affinché che lo diventi. I prossimi step saranno orientati a creare una risposta strutturale e su questo lavoreremo“.
Anche Celeste D’Arrando (M5s) ha assicurato che il bonus è solo “una prima, parziale risposta al crescente bisogno di sostegno psicologico che emerge nella società, aggravata dalla pandemia da Covid 19. Grazie ai fondi messi a disposizione dal Pnrr, è il momento di pensare a un intervento strutturale: le nuove Case della Comunità dovranno necessariamente dotarsi di professionisti della salute mentale, occorre una presenza capillare sul territorio per un approccio sistemico. Quando parliamo di disagio psicologico tendiamo a generalizzare, ma le manifestazioni possono essere molto diverse: possiamo andare dall’ansia al disturbo ossessivo compulsivo, fino ai disturbi del comportamento alimentare e a quelli di natura psichiatrica“.
Fiamma Goretti di Charge.com ha ribadito come da gennaio a oggi, la petizione per il bonus ha raccolto oltre 320mila firme: “Abbiamo dato voce a un’esigenza molto sentita da parte dei cittadini e facendo emergere che la salute mentale, soprattutto dall’inizio della pandemia, è diventata una priorità“.
