Così come la Festa di Sant’Agata, anche il Carnevale di Acireale è stato inevitabilmente modificato dalla pandemia, ancora in atto. Questo non solo slitta ma verrà suddiviso in tre “blocchi”.
È quanto emerso a seguito della conferenza stampa organizzata nelle scorse ore presso la sede della Fondazione “Carnevale di Acireale”, durante la quale è stato ufficialmente presentato l’evento. Presente anche Stefano Alì, primo cittadino di Acireale, e Fabio Manciagli e Mario Di Prima, rispettivamente Assessore al Turismo e Assessore agli Affari istituzionali. Ma cosa cambierà, nel dettaglio?
Acireale: Carnevale con più date
Il Carnevale di Acireale sarà “suddiviso” in tre fasi:
- dal 23 febbraio al 1° marzo è prevista la mostra dei carri in miniatura e l’esposizione delle maschere isolate;
- nelle giornate del 22, 23, 24, 29 e 30 aprile, e del 1°, 6, 7 e 8 maggio sarà la volta dei 9 carri allegorici previsti;
- infine, in estate, è previsto un “Carnevale del mare”, dal 10 al 24 luglio. Si tratta di un’iniziativa attraverso cui si affronterà anche il tema dei migranti.
“Partiremo con la settimana cosiddetta canonica – ha spiegato il Presidente Gaetano Cundari – perché la memoria collegata al periodo la vogliamo mantenere anche in termini di manifestazioni. Abbiamo pensato anche ad un totem di proiezioni in piazza Duomo che proporrà immagini di ‘carnevali’ del passato, risalenti dagli Anni 50 in avanti”.
Il sindaco Alì ha anche consegnato al Presidente Cundari la bandiera del Carnevale, subito esposta al Palazzo della Cultura.
“Il Carnevale cambia – ha aggiunto il primo cittadino di Acireale, Stefano Alì – perché sicuramente dobbiamo tenere conto delle condizioni a contorno. È prevista una prima fase a febbraio, nel periodo canonico, con maschere isolate e carri in miniatura. Poi, una ztl, così da richiamare il clima consueto del periodo. Poi, la manifestazione vera e propria, sarà quella programmata per la primavera”.