Secondo i dati, nonostante la forte campagna vaccinale, ci sono ancora 6,4 milioni di italiani che non hanno ricevuto neanche la prima dose di vaccino, di cui 1.684.240 sono over 50: per questo, da domani 1 febbraio scatta l’obbligatorietà del vaccino per chi ha più di 50 anni.
Le sanzioni
Da giorno 1 febbraio scattano dunque le sanzioni per gli over 50 non vaccinati: sarà il ministero della Salute, attraverso l’Agenzia delle entrate, a procedere con le multe.
I multati avranno 10 giorni di tempo per comunicare all’Asl il possesso di eventuali certificati che attestino la loro condizione di esentati dall’obbligo, ma se l’Asl non confermerà, l’Agenzia delle entrate trasmetterà entro 180 giorni “un avviso di addebito, con valore di titolo esecutivo”.
Le sanzioni andranno nel Fondo delle emergenze nazionali, mentre nel caso di opposizione alla sanzione la competenza spetta al Giudice di pace.
L’obbligo al lavoro
Da giorno 15 febbraio, invece, entra in vigore l’obbligo di vaccinazione al lavoro per tutti gli over 50: chi, a partire da quel giorno, sarà trovato sul posto di lavoro senza il super green pass, ottenibile o con la vaccinazione o con un certificato di guarigione dal covid, rischia una sanzione compresa tra i 600 e i 1.500 euro.
Inoltre, i lavoratori senza certificazione verde verranno considerati assenti ingiustificati e sarà dunque sospeso loro lo stipendio e qualsiasi altro compenso o emolumento; tuttavia, conserveranno il posto di lavoro e non saranno sottoposti a conseguenze disciplinari.
A seguito di queste comunicazioni, comunque, negli ultimi sette giorni si è alzata, anche se di poco, la media di chi ha fatto la prima dose: 178mila persone, contro le 155mila dei sette giorni precedenti e i 147mila di due settimane fa.
I vaccini e i giovani
La situazione della popolazione più giovane è invece molto diversa: se oltre un milione di bambini (1.099.915) tra i 5 e gli 11 anni ha fatto almeno la prima dose, la percentuale nella fascia tra i 12 e i 19 anni è pari all’80,69% degli oltre 4,6 milioni totali.
La percentuale dei giovani dai 20 ai 29 anni vaccinati sale quasi all’87%, dove quelli che non hanno alcuna protezione sono 317mila, meno della metà dei cinquantenni
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