La Sicilia è punteggiata di murales, tutti diversi e stupefacenti. LiveUnict ha selezionato per voi alcuni tra i più originali e significativi.
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Non solo il giallo del sole o il blu del mare, quasi in ogni caso certezze per i siciliani. L’Isola è contraddistinta anche dai numerosi altri colori presenti sui tanti murales disseminati un po’ ovunque. Sebbene presentino caratteristiche ed obiettivi ben diversi, queste opere sono tutte capaci di regalare una buona dose di meraviglia. Ecco alcune tra le più interessanti.
Il capoluogo della Sicilia rende quotidianamente omaggio a Paolo Borsellino e Giovanni Falcone anche attraverso la Street Art. Su una parete dell’Istituto Nautico “Gioieni-Trabia”, la stessa che si affaccia sulla borgata marinara della Cala, si stagliano grandiose le due figure degli indimenticabili magistrali siciliani che hanno dedicato la propria vita alla lotta contro la mafia.
L’immagine scelta si ispira al famosissimo scatto di Tony Gentile, risalente alla fine del marzo del 1992. Ma chi l’ha realizzata? Il monumentale murale, inaugurato nel luglio 2017, è stato realizzato da due street artist siciliani, Rosk e Loste, per volontà dell’Associazione nazionale magistrati, sezione di Palermo.
Molteplici grandi muri presenti nei quartieri storici di Palermo, Ballarò e Albergheria tra tutti, hanno ottenuto nuova vita per mezzo di pennelli e colori. Tra tutti, si cita Fides, opera di Andrea Buglisi. Chiunque si ritrovi in via Luigi Villanueva, in particolare all’angolo con via Giovanni Di Cristina, non potrà fare a meno di alzare lo sguardo: un colibrì che sorregge un masso è lì per stupire.
Il titolo, che in latino significa “fede”, fa riferimento alla determinazione nel portare a compimento anche le imprese apparentemente impossibili. Il colibrì, più in particolare, incarnerebbe l’arte, abile nel cancellare con la sua forza creativa il degrado.
In realtà Andrea Buglisi ha “lasciato traccia” in diverse altre zone della città. Anche questo artista ha voluto rendere un proprio personale omaggio ad alcuni grandissimi. Nel 2021, per esempio, è stata definitivamente completata La Porta dei Giganti, opera che rientra nel progetto di design sociale intitolato Spazi Capaci/Comunità Capaci.
Un nuovo ritratto di Giovanni Falcone, fissato sulla parete di un edificio che fa angolo in via Duca della Verdura, sorge poco distante da quello di Paolo Borsellino, impresso su un vicino palazzo in via Sanpaolo.
I due colleghi ed amici, qui contraddistinti da espressioni ben distinte, restano così idealmente ma stabilmente l’uno accanto all’altro.
A Bagheria, infine, Buglisi ha realizzato un murale volto a conservare il ricordo del maestro Ennio Morricone, cittadino onorario del Comune in provincia di Palermo deceduto nel 2020.
Il compositore e direttore d’orchestra viene rappresentato con l’indice poggiato di traverso sulle labbra: invita a scegliere il silenzio e a dare spazio alla musica.
Sullo sfondo del murale di via Roccaforte, patrocinato dal Comune e dal Rotary club di Bagheria, si staglia anche la figura del registra bagherese Giuseppe Tornatore, indissolubilmente legato alla figura di Morricone.
Di fatto le colonne sonore di quest’ultimo hanno arricchito alcuni capolavori cinematografici di Tornatore, divenendone anche tratti identificativi: da Nuovo Cinema Paradiso (1988) a Baarìa (2009), passando per La leggenda del pianista sull’oceano (1998).
Rimaniamo nel Palermitano. Oggi dà il benvenuto a cittadini e visitatori giunti a San Vito Lo Capo un bellissimo murale dal titolo Se solo fossimo ancora in tempo. Questa, posta all’ingresso della celebre località, è tra le otto opere previste dal progetto di riqualificazione San Vito Urban Art. È frutto della creatività di Salvatore Ligama, diplomato in Grafica all’Accademia di Belle Arti Catania.
Il muralista, che ha realizzato altri lavori anche a Palermo e nel capoluogo etneo, ha qui scelto di rappresentare un abbraccio che diviene simbolo d’accoglienza, integrazione, dialogo e ascolto.
E a Catania? Non solo le gigantesche opere su silos ospitate dal Porto della città o i murales con cui si commemorano Peppino Impastato, Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli uomini e le donne della scorta.
Lo scorso 1 ottobre 2021 è stato ufficialmente presentato al pubblico un murale a rilievo fruibile sia per i vedenti che per i non vedenti. È stato realizzato dalla Stamperia Braille.
L’opera, che impreziosisce via Carmelo Abate, raffigura un bimbo ed un anziano: il primo guarda di fronte a sé, rivolge lo sguardo verso l’avvenire, mentre il secondo gli allaccia le scarpe. Secondo quanto spiegato dal Presidente Gaetano Renzo Minincleri, è la simbolica rappresentazione dell’“unione tra il vecchio e il nuovo”.
Altra opera di recente fattura che merita una menzione è quella presente in via Filzi (incrocio via Mogadiscio), realizzata da Antonio Anc per il Progetto Atena Catania.
“Clio, la musa della Storia, come se fosse scolpita, viene venerata dalla studentessa – spiega sulla propria pagina Instagram l’artista – , come in una promessa nei confronti della Cultura a favore della passione per il Sapere”.
Mai visitata Caltagirone? Tra le bellezze offerte da questo Comune va annoverato anche un murale dal titolo Sorgente, realizzato dal già citato Ligama. L’opera, che sorge a un crocevia tra i quartieri Acquanova e Madonna del Ponte, celebra l’acqua: questa viene rappresentata come sgorgante da un’anfora tenuta da una figura femminile.
Dietro tale realizzazione si cela anche la volontà di ricordare l’inaugurazione del primo acquedotto pubblico di Caltagirone, avvenuta nel 1608.
Bisognerà, infine, spostarsi a Messina per ammirare Lillo, il marinaio con pipa tra le labbra, sguardo malinconico e viso provato, nato dall’ispirazione di SeaCreative. Non a caso questo murale, strumento inedito con cui si richiama l’attenzione sulle fatiche legate al lavoro in mare, si trova davanti l’ex Mercato Ittico cittadino.
A Ragusa, dal 2015 al 2019, è stato organizzato il FestiWall, il festival internazionale di arte pubblica. Tante le straordinarie opere che, con lo scorrere degli anni, hanno arricchito numerose zone. Si cita, tra tutte, The Gardener di Fintan Magee, artista australiano che si è lasciato ispirare dal mercato organizzato settimanalmente in uno dei quartieri locali.
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