Indice
Sono giorni difficili per l’Italia: la nuova variante, Omicron, รจ passata in brevissimo tempo dall’essere “di interesse” per l’Organizzazione Mondiale della Sanitร al correre per le strade di tutto lo Stivale, dando il via alla quarta ondata della pandemia.
Ciรฒ ha portato a contagi in continuo aumento. Basti pensare a come in Sicilia, nel giro di pochi giorni, siano state superate iย 14mila casi rilevati in sole 24 ore, tornando a far ragionare sull’ipotesi di una zona arancione per tutta la Regione. In questo contesto, lo spettro dell’imminente rientro in classe desta sempre piรน preoccupazione. Il governo ha varato nuove regole per provare a salvare la didattica in presenza, ma molti presidi non ci stanno e invocano un ritorno preventivo alla Dad.
DAD fino a fine gennaio: la richiesta dei presidi
La situazione pandemica va peggiorando di giorno in giorno: ciรฒ che si teme, con il ritorno a scuola di grandi e piccini, รจ una maggiore circolazione del virus negli edifici scolastici, con il conseguente rischio di sempre piรน numerose nuove rilevazioni di positivitร . Per i presidi, le condizioni per riaprire non donano tranquillitร : ecco perchรฉ, in poche ore, giungono migliaia di firme a supporto dell’appello urgente sulla riapertura delle scuole, chiedendo la DAD fino almeno al 24 o al 30 gennaio.
La richiesta dei presidi ha per obiettivo l’attesa di un miglioramento delle condizioni sanitarie del Paese, evitando quanto piรน possibile nuovi contagi e, di conseguenza, l’aumento del peso giร grave che incombe sugli ospedali italiani. Non solo: l’appello รจ anche una forma di protesta contro le nuove regole in ambito scolastico previste in caso di contagio.
Cosa cambia in classe in caso di positivitร
Secondo l’ultima riforma, infatti, nulla cambia per la scuola d’infanzia, dove non รจ ancora possibile vaccinare i bambini, appartenenti alla fascia d’etร fino ai 5 anni: si prevede l’inserimento dell’intera classe in DAD alla prima positivitร rilevata. Cambiano le regole alla primaria: si va in DAD al secondo caso positivo in classe, altrimenti, in caso di una sola positivitร , via ai test T0 e T5, uno il giorno della rilevazione e uno a cinque giorni di distanza.
Il vero e proprio cambio di rotta avviene, invece, alla scuola secondaria, ed รจ una delle novitร meno accettate dai presidi italiani: con un caso di positivitร , si resta in classe con FFP2 e autosorveglianza. Con piรน di un caso, invece, i ragazzi privi di terza dose, vaccinati con seconda o guariti da meno di quattro mesi vanno in DAD per dieci giorni, permettendo la permanenza in classe, con FFP2, solamente a coloro i quali possiedono il nuovo booster.
Rientro a scuola in Sicilia: la protesta dei presidi
Quest’ultima nuova regola รจ stata particolarmente contestata anche in Sicilia, dove Maurizio Franzรฒ, presidente regionale dell’Associazione Nazionale Presidi, ha spiegato ai microfoni deย La Repubblica come “discrimina gli studenti delle secondarie tra vaccinati e non vaccinati. Su tale misura giร arrivano forti perplessitร anche da parte dei genitori”.
Franzรฒ, inoltre, sottolinea che “in molte realtร territoriali le Usca hanno mostrato difficoltร nel comunicare tempestivamente alle scuole l’esito del tampone T0, adesso dovrebbero comunicare chi รจ vaccinato o no. Questo del dividere la classe tra vaccinati e no รจ un problema serio, visto che alla scuola non รจ dato sapere quali studenti siano vaccinati o guariti o esonerati, e mi pare che l’ultimo provvedimento non semplifichi”.
Nel frattempo, le firme all’appello dei presidi vanno aumentando di minuto in minuto: ammontano, adesso, a oltre 2.200, da parte di ogni regione d’Italia. Nel documento ufficiale, i dirigenti scolastici proponenti spiegano come “una programmata e provvisoria sospensione delle lezioni in presenza (con lโattivazione di lezioni a distanza) per due settimane รจ sicuramente preferibile ad una situazione ingestibile che provocherร con certezza frammentazione, interruzione delle lezioni e scarsa efficacia formativa”.ย
Sempre piรน presidi, dunque, chiedono al Governo di intervenire, scongiurando una situazione “epocale, mai sperimentata prima, rischiosa e ad oggi giร prevedibile, non รจ possibile non tenerne conto”. Per questo motivo, “lo vogliamo sostenere con forza, decisione”, e, infine, “con la consapevolezza di chi รจ responsabile in prima persona della tutela della salute e della sicurezza di migliaia di persone”.