Terremoti nel Catanese a magnitudo variabile, ma le scosse non sarebbero legate all'attività vulcanica. I chiarimenti da INGV e Protezione civile regionale.
Protezione civile in preallarme dopo lo sciame sismico registrato nel Catanese tra la serata di ieri, 23 dicembre, e le prime ore di stamattina. I sindaci delle zone coinvolte sono stati invitati dalla Protezione civile regionale ad attivare la “Fase di attenzione“, il protocollo da seguire nel caso di eventi sismici di questo tipo. Tra ieri e oggi sono oltre 20 le scosse di terremoto registrate dai sismografi, la maggiore, di magnitudo 4.3, localizzata a 7km da Motta Sant’Anastasia nella serata di ieri. Malgrado la zona non sia distante dal vulcano, tuttavia, i fenomeni non sarebbero correlati all’attività vulcanica dell’Etna.
“Non si tratta quasi certamente di terremoti ‘etnei’ – scrive infatti su Facebook il vulcanologo dell’INGV Boris Behncke –, cioè legati a movimento di magma sotto il vulcano, che resta al momento in uno stato di esaurimento dopo l’attività di quest’anno.
Certamente, ancora una volta, eventi di questo tipo ci devono ricordare che non dobbiamo smettere di lavorare per mettere in sicurezza le nostre abitazioni e lottare per abitare e lavorare in edifici antisismici”. In un commento successivo l’esperto dimostra che la scossa più forte ricade su una faglia “Catania-Gela”, “un sistema chiaramente legato ai processi tettonici fra le placche Africana e quella Eurasiatica“, aggiunge.
Tutti i dettagli sullo sciame sismico registrato tra ieri e oggi sono reperibili sul sito dell’INGVTerremoti, dove è disponibile anche una mappa aggiornata dei Comuni che hanno avvertito lo sciame sismico.
A seguito dello sciame sismico il coordinamento regionale della Protezione civile ha invitato tutti i sindaci della zona coinvolta a seguire una serie di misure per farsi trovare pronti nel caso di ulteriori scosse.
Sindaci e protezione civile locale sono invitati, tra le altre cose, a mantenere i contatti con la Sale e le Strutture Operative attive sul territorio e a pre-allertare i referenti delle attività previste nel Piano di protezione civile, in particolare il referente del COC – Centro Operativo Comunale e le Associazioni di Volontariato operanti nel territorio comunale.
Inoltre, nel caso in cui vengano avvertite ulteriori scosse di terremoto, come avvenuto intorno alle 7:14 di stamattina, ad attivare il COC anche in modalità ridotta per seguire l’evoluzione del fenomeno e dei suoi effetti e per le eventuali successive attivazioni e a valutare la sospensione temporanea delle attività (in particolare quella scolastica) nelle strutture non antisismiche e a maggior vulnerabilità.
Ulteriori informazioni al riguardo sono disponibili sulla pagina del Dipartimento regionale della Protezione civile Sicilia. A Motta Sant’Anastasia, comune più vicino all’epicentro, dai controlli effettuati da Polizia Municipale, Protezione Civile e Vigili del Fuoco non risultano danni a cose o persone e il Centro Operativo Comunale è stato attivato già nella serata di ieri.
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