Reddito di emergenza: con estremo ritardo verrà ora finalmente pagata la quarta rata, relativa al mese di settembre. Ecco come verificare l'avvenuto pagamento.
Reddito di emergenza: dopo ben due mesi di ritardo, verrà finalmente pagata la quarta rata.
“La quarta rata Rem è in erogazione e arriverà entro la fine della prossima settimana”: è quanto si legge sulle pagine social dell’INPS. Si precisa che la rata in questione, ovvero quella relativa a settembre 2021, dovrebbe essere l’ultima di quest’anno, a meno che il Governo non scelga di procedere con una proroga del provvedimento.
Si precisa che l’INPS avrebbe dovuto procedere con il versamento della quarta rata già a fine mese scorso, ovvero durante l’ultima settimana del mese di ottobre. Tuttavia, il pagamento è stato spostato perché l’Istituto non era ancora in grado provvedere all’erogazione.
Dopo aver dato questa ottima notizia, non resta che indicare il modo in cui constatare l’avvenuto pagamento. Bisognerà semplicemente essere in possesso delle apposite credenziali personali, ovvero:
Risulta sempre utile ricordare alcune caratteristiche del cosiddetto “REM”. Questo è stato ideato con l’obiettivo di aiutare le famiglie con problemi economici, resi ancor più gravi dall’avvento della pandemia. Sono state previste quattro mensilità.
Nel corso di questi mesi sono state disposte diverse proroghe: l’ultima risale a maggio quando, attraverso il Decreto Sostegni bis, è stata disposta l’erogazione del REM anche per i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre.
La relativa domanda, ormai scaduta, era basata sulla Dichiarazione sostitutiva unica ai fini ISEE. La somma varia e si calcola in base al numero di componenti del nucleo familiare, ma tiene anche conto dell’eventuale presenza minorenni e persone con disabilità.
Requisito fondamentale risultava essere (alla data di aprile 2021) un reddito familiare inferiore al limite fissato dall’articolo 82, comma 5, del decreto-legge numero 34 del 2020, ovvero all’ammontare del REM. Inoltre, al momento della presentazione della domanda era necessario che i cittadini risultassero residenti entro i confini del territorio nazionale ed avere un ISEE inferiore ai 15.000 euro.
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