Bonus facciate 2021: scadrà a fine anno o ci sarà una proroga nel 2022? Di seguito le ultime notizie su come beneficiarne.
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Bonus facciate 2021: le ultime indicazioni del Governo fanno pensare che esso non avrà una proroga e che dunque scadrà a fine anno. Ma il discorso non è chiuso perché bisognerà attendere la Legge di Bilancio 2022. Ma quindi cosa succederà adesso? Come bisognerà sfruttare la maxi agevolazione del 90%?
Le spese sostenuto nel 2021 andranno incontro sicuro al 90% di sconto. Per le persone fisiche, i professionisti e gli enti non commerciali vale il principio di cassa: quindi conta la data in cui si esegue il bonifico (non quella di addebito).
Tuttavia, per beneficiare del bonus facciate i lavori non devono essere eseguiti per forza entro la fine del 2021 ma possono essere conclusi anche dopo.
Eventuali spese pagate nel 2022 beneficeranno del bonus che sarà in vigore in quel periodo: perciò, secondo le intenzioni del Governo contenute nel Documento programmatico di bilancio e da confermare in legge di Bilancio, dovrebbe esserci la detrazione del 50% sulle ristrutturazioni edilizie (ma attenzione: il 50% è solo detrazione Irpef, mentre il bonus facciate è anche Ires).
Oppure, se le opere di rifacimento della facciata prevedono anche il contestuale intervento di coibentazione (il cosiddetto cappotto termico), si potrebbe ancora beneficiare dell’ecobonus del 65% (detrazione sia Irpef che Ires).
Lo stesso ragionamento vale anche per chi vuole utilizzare l’agevolazione tramite la cessione del credito: come ad esempio tramite una banca. Ad esempio, se su una spesa preventivata di 1.000 viene versato 500 entro fine 2021, si potrà cedere il bonus per un valore nominale di 450 (il 90% di 500, per l’appunto). Mentre per i 500 versati nel 2022 resta valido quanto detto sopra: saranno agevolati e cedibili secondo le detrazioni in vigore l’anno prossimo. Ricordiamo anche che – diversamente dal superbonus – la possibilità di cedere il bonus facciate non è condizionata al raggiungimento di uno stato avanzamento lavori (Sal) di almeno il 30 per cento.
La possibilità più interessante riguarda lo sconto in fattura. Tuttavia, in questo caso chi paga alla ditta il 10% nel 2021 ottiene il 90% indipendentemente dallo stato di avanzamento dei lavori raggiunto quest’anno e anche se i lavori saranno completati in seguito.
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