Concorso scuola ordinario entro fine anno e poi bandi con cadenza annuale. Ecco il piano del Ministero per evitare la precarietà nel mondo della scuola.
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Quella prospettata dal ministro Bianchi sembra una vera e propria rivoluzione del concorso scuola ordinario. Se il progetto si concretizzerà, infatti, i concorsi ordinari avverranno ogni anno con una procedura semplificata e con l’obiettivo di evitare la formazione di migliaia di precari. Il primo obiettivo sarà far ripartire i concorsi ordinari per scuola primaria e secondaria in attesa da quasi due anni, dopodiché si procederà su base annuale.
Il concorso ordinario scuola da ripetersi ogni anno avverrà solo sui posti liberi e disponibili. Le modalità previste secondo il Recovery Plan indicano la possibilità di un concorso scuola semplificato, come fatto già con il concorso STEM quest’anno.
La prova, quindi, prevederà una selezione per titoli e servizi, cui si sommerà un esame scritto computer based. Da questa scrematura si otterrà una selezione di vincitori a cui saranno assegnati i posti disponibili. Infine, dopo un periodo di prova della durata di un anno, si procederà alla prova orale e all’assegnazione definitiva del posto, che dovrà rimanere lo stesso per tre anni.
Se il nuovo concorso scuola ordinario sembra promettere bene, c’è ancora da risolvere la questione dei bandi pubblicati ormai oltre un anno fa e rimandati a causa della pandemia. Tra scuola primaria, scuola dell’infanzia e scuola secondaria, infatti, sono ancora oltre 50mila i posti a disposizione lasciati scoperti.
I concorsi, come dichiarato dalla sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia, partiranno entro il 2021. Il via ai concorsi scuola al momento, è previsto tra novembre e dicembre, ma non si ha ancora una data esatta.
Infine, sul fronte dei concorsi scuola, c’è anche il nuovo bando per il concorso straordinario che dovrebbe svolgersi entro la fine del 2021. Al momento il bando non è stato ancora pubblicato. Tuttavia, un decreto del Ministero dello Sviluppo economico prevede oltre 112mila posti per le immissioni in ruolo entro il 2021, cifra ancora non colmata con GPS e GaE.
Si attende, quindi, l’avvio di un nuovo concorso scuola straordinario che possa far fronte alla lacuna e procedere alle immissione in ruolo dei docenti rimasti esclusi finora.
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