Prevista l'introduzione di una certificazione verde al fine di attestare l'avvenuta vaccinazione contro il Covid-19. Il pass in questione potrebbe essere necessario per partecipare a spettacoli, eventi sportivi, viaggi e per consumare nei ristoranti al chiuso.
Il governo nazionale sta discutendo in questi giorni nuovi parametri per determinare le fasce di rischio in cui rientrano le Regioni. Le nuove regole si rendono necessarie a fronte del numero dei vaccinati che dovrebbe portare ad una battuta di arresto del virus, almeno per quanto riguarda la sua pericolosità. Per tanto si vorrebbe dare maggior peso al “green pass” vaccinale, da usare almeno nei luoghi a più immediato rischio assembramento.
Proprio nella giornata di domani il Governo Draghi approverà il decreto che impone, anche in zona bianca, di presentare la certificazione verde per poter partecipare a spettacoli, eventi sportivi e viaggi. La dialettica di governo, con i vari partiti pronti a dire la loro circa le misure da adottare, pare optare per un pass cosiddetto “leggero”, rilasciato anche a chi ha effettuato una sola dose oppure presenta un tampone dall’esito negativo valido per 48 ore. Il decreto approvato domani ed entrerà in vigore il 26 luglio prossimo.
Proprio in questi giorni si è a lungo dibattuto circa l’introduzione di un “green pass” obbligatorio sulla scia di quanto decretato dal Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron. La linea rigida pare però non prendere piede in Italia, dove il certificato in questione sarà reso obbligatorio ma senza limitare eccessivamente le libertà individuali.
In un documento approvato dai presidenti di Regione si considera “indispensabile che l’utilizzo delle certificazioni verdi sia esteso, a prescindere dal contesto epidemiologico territoriale di riferimento, alle seguenti attività: grandi eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi”. Così il Governo nazionale dovrebbe dare il via a questo genere di pass, aggiungendo nell’elenco anche i treni a lunga percorrenza, gli aerei e le navi. Probabilmente servirà la certificazione verde anche per consumare nei ristoranti al chiuso, ma in questo caso dovrebbe servire anche solo la prima dose di vaccino.
Non è escluso che l’introduzione del “green pass” possa riguardare anche i luoghi di lavoro: chi non presenta la certificazione potrebbe essere spostato ad altre mansioni o, nel caso in cui ciò risulti impossibile, sospeso senza obbligo di retribuzione.
La nuova norma entrerà in vigore mentre in Italia imperversa ormai la variante Delta del virus che fa aumentare i contagi giornalmente. Solo ieri sono stati registrati 3.558 nuovi casi nonostante il numero dei nuovi vaccinati. Così si sta rendendo necessaria l’introduzione del green pass per permettere alle attività di rimanere aperte e scongiurare una nuova battuta d’arresto nell’economia del nostro Paese.
In Sicilia nella giornata di ieri i numeri sono quasi raddoppiati, anche se l’incidenza rimane stabile. Il totale sale a 552 casi su 18.038 tamponi processati. Sono 5.800 le persone positive al virus tra ospedali e isolamento domiciliare.
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