Arrivano fondi dalla Regione in tutto il territorio siciliano per permettere alle scuole di sviluppare dei progetti estivi: ecco come saranno ripartiti.
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Il governo Musumeci ha deciso di investire 2,3 milioni di euro aggiuntivi nel campo dell’istruzione in modo da promuovere i progetti estivi di contrasto alla povertà e all’emergenza educativa. Lo scopo è quello di soddisfare tutta la platea delle scuole che potranno aprire cancelli e giardini agli studenti di ogni età.
Sono circa 300, nelle nove province dell’isola, gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, inseriti nella graduatoria stilata dal ministero dell’Istruzione, per l’accesso ai contributi del Piano Scuola Estate. Fra questi 63 saranno finanziati grazie all’ulteriore somma stanziata dall’assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale che, in tal modo, consentirà a tutte le scuole siciliane presenti in graduatoria di svolgere attività didattiche supplementari nel periodo estivo e fino al 31 dicembre di quest’anno. Infatti, l’avviso predisposto dal ministero dell’Istruzione nell’ambito del Piano Scuola Estate 2021 e ora cofinanziato dalla Regione Siciliana, prevede un finanziamento massimo di 40 mila euro a scuola, per lo svolgimento di attività che dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2021.
“Lavorando in stretto accordo con il ministero dell’Istruzione, abbiamo deciso di disporre ulteriori somme a favore del completamento della graduatoria nazionale del Piano Scuola Estate 2021, per consentire a tutti gli istituti scolastici siciliani in graduatoria l’avvio delle attività nei prossimi mesi estivi” afferma l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla.
“Si tratta di un’azione strategica per il contrasto alla povertà educativa, una priorità per il nostro governo e, certamente, di sostegno alla ripresa dopo l’isolamento provocato dall’emergenza sanitaria che ha, in molti casi, acuito situazioni di disagio sociale, psicologico e soprattutto formativo. È un’opportunità che sicuramente potrà aiutare molti ragazzi a superare un anno non facile e a riprendere il proprio progetto scolastico nelle migliori condizioni possibili” ha poi continuato l’assessore Lagalla.
Lo scopo delle attività previste è principalmente il potenziamento delle competenze di base e degli apprendimenti non conseguiti durante la pandemia, con particolare riferimento alle competenze scientifiche, professionali, tecniche e linguistiche. Inoltre, è prevista la possibilità di migliorare la socialità e l’esperienza cognitiva con attività ludico-ricreative, sportive e motorie, corsi e visite culturali per valorizzare la conoscenza del territorio e lo sviluppo delle conoscenze digitali. Sarà incluso anche il supporto psicologico e l’attività laboratoriale per studenti con bisogni educativi speciali.
Un’attenzione particolare, nella scelta dei progetti da finanziare, è stata data alle scuole con alto tasso di dispersione scolastica e con utenti in situazione di svantaggio socio-economico-culturale, puntando anche al coinvolgimento di enti del terzo settore e imprese sociali. Le risorse regionali destinate alle 63 scuole, originariamente escluse dal contributo statale, saranno così distribuite: 80 mila euro in provincia di Agrigento, 72 mila a Caltanissetta, 558 mila euro a Catania, 70 mila ad Enna, 370 mila a Messina, 497 mila a Palermo, 195 mila a Ragusa, 137 mila a Siracusa e 318 mila euro a Trapani.
I fondi arrivano in un momento davvero importante per la condizione della scuola siciliana. Infatti, è proprio delle scorse ore la notizia dell’allarmante alto dato di dispersione scolastica nell’Isola. Secondo quanto riportato, più di uno studente siciliano su cinque abbandona la scuola prima di conseguire il diploma. Un dato di certo preoccupante e molto probabilmente reso ancora più alto dalla pandemia.
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