La data è ormai ufficiale dopo la firma dell'ordinanza da parte del ministro Speranza: addio alle mascherine all'aperto da fine giugno. In alcuni casi, comunque, rimarrà l'obbligo: ecco quali.
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Stop alle mascherine all’aperto, in zona bianca, a partire da lunedì 28 giugno: l’ufficialità è stata confermata ieri dopo la firma del Ministro della Salute Roberto Speranza di un’ordinanza legata proprio all’uso di questi dispositivi di protezione. Si trattava di una decisione che è stata a lungo attesa da molti e che ha creato un acceso dibattito politico, non solo in Italia. Tuttavia, nel Belpaese la decisione è anche dovuta alle alte temperature che si raggiungono d’estate in tutto il territorio italiano, rendendo la respirazione ancora più difficile. Ma quali sono le eccezioni a questa nuova regola sulle mascherine?
La decisione dello stop alle mascherine nei luoghi aperti e in zona bianca è stata chiaramente presa di comune accordo con il Cts, Comitato tecnico-scientifico al lavoro in Italia per l’emergenza Covid. Tuttavia, lo stesso Ministro Speranza ha specificato che sarà comunque necessario portare il dispositivo di protezione per le vie respiratorie sempre con sé, dato che esistono dei casi in cui sarà necessario utilizzare la mascherine.
Nel caso specifico, sarà fondamentale l’uso della mascherina anche all’aperto ogni qualvolta non possa essere garantito l’opportuno distanziamento sociale e si creino degli assembramenti. Inoltre, resta necessario l’uso dei dispositivi di prevenzione anche nelle aree all’aperto delle strutture sanitarie e quando ci si trova in compagnia “di soggetti con conosciuta connotazione di alterata funzionalità del sistema immunitario”, come riportato nell’ordinanza.
Sebbene da fine giugno sarà possibile poter stare senza mascherina all’aperto, almeno nei casi precedentemente illustrati, rimane la necessità di utilizzare i dispositivi di protezione nei luoghi al chiuso. Da qui, l’obbligo di portare sempre con sé la mascherina, dato che potrebbe rivelarsi necessario utilizzarla per entrare in locali o per rivolgersi al personale dentro qualche ufficio.
Secondo quanto riporta l’ordinanza, che è stata firmata nella giornata di ieri, la durata di questa misura è al momento temporanea. Infatti, la decisione presa dal ministro Speranza in accordo con il Cts sarà valida per circa un mese, vale a dire dal prossimo 28 giugno e fino al 31 luglio 2021. Tuttavia, non si esclude che possa essere prorogata sei i dati e la curva dei contagi non dovesse subire alterazioni preoccupanti.
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