Secondo il Commissario per l’emergenza Figliulo, verso la fine di settembre, dovrebbe già essere vaccinata circa l’80% della popolazione. Dopo l’estate si dovrebbe pensare a gestire in maniera diversa la situazione epistemologica.
Francesco Figliulo ha lanciato infatti il piano per l’autunno. A tal proposito sarà necessario un maggiore coinvolgimento dei medici di base, dei pediatri e delle farmacie, ci potrebbe essere la possibilità di una terza dose di vaccino per combattere le varianti covid-19.
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Entro il 30 settembre secondo Figliuolo sarà vaccinata anche la fascia tra i 12 e i 15 anni, che dovrebbe avvenire con Pfizer, aspettando però l’autorizzazione dell’Ema per il Moderna. Per arrivare a questo è necessario il contributo delle regioni: occorre mantenere l’obiettivo di almeno 500 mila somministrazioni al giorno.
Con l’autunno servirà una nuova strategia, che deve partire dal superamento della gestione emergenziale della pandemia. La “poderosa e complessa” macchina della struttura commissariale che sta gestendo la vaccinazione di massa è stata ed è uno strumento “efficace e straordinario“, dice Figliuolo.
Questa macchina deve essere gestita dalle amministrazioni centrali con la massima competenza, la Protezione Civile si occuperà di approvvigionamenti, logistica e distribuzione dei dispositivi e dei vaccini, e restituzione ai territori della gestione di tutti gli aspetti sanitari.
Molti scienziati pensano che il vaccino dia un’immunità di circa un anno, questo però non esclude una terza dose di vaccino per prevenire anche ai vari mutamenti del virus.
Sarà molo importante il ruolo dell’Istituto superiore di Sanità che farà partire un progetto di tracciamento e sequenziamento che abbia un valore scientifico tale da continuare a studiare come circola il virus e come si evolve.