Concorso scuola: si tratta di uno dei temi centrali di questi ultimi giorni, ma potremmo anche dire dell’ultimo anno, considerato il ritardo nell’espletamento delle prove. Continuano a rimanere incerte le modalità di selezioni per i nuovi insegnati, così come i posti disponibili non sono stati sbloccati, ma si spera di poter iniziare già dal prossimo autunno.
I neolaureati e i docenti che hanno fatto domanda per il concorso ordinario scuola continuano ad attendere di potere svolgere le prove, bloccate anche a causa della situazione epidemiologica. Nel frattempo, il ministro Bianchi vuole tornare a un sistema con concorsi annuali.
News concorsi scuola: nuove procedure per l’assunzione di docenti
Concorso scuola: i chiarimenti del ministro Bianchi
A tal proposito, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere del Mezzogiorno, toccando diversi argomenti trattati con il titolare.
Per l’insegnamento Bianchi dichiara: “I nostri docenti vanno ringraziati per lo straordinario lavoro che svolgono ogni giorno: stiamo lavorando per dare loro, attraverso il Pnrr, ulteriori strumenti per aggiornarsi e formarsi costantemente. Sul piano del reclutamento il mio obiettivo è arrivare a un sistema a regime con concorsi annuali, ma nel frattempo lavoriamo ad una soluzione equilibrata che possa fare risposte a chi insegna già da tempo, ma anche a chi si avvicina ora all’insegnamento, avendo sempre l’obiettivo di tutelare le esigenze degli studenti, garantendo loro una continuità didattica”.
In occasione ha citato anche il tema estate e sul PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza): “Abbiamo voluto il Piano non solo per recuperare gli apprendimenti, ma anche e soprattutto per restituire momenti di socialità ai ragazzi che vorranno partecipare. Il nostro compito è garantire una formazione di qualità in ogni contesto, come prevede l’articolo 3 della Costituzione e con il PNRR daremo sostanza ai nostri intenti, con misure che puntano a migliorare il sistema di istruzione e ridurre gli squilibri territoriali”.