Riscatto laurea agevolato: l'INPS ha pubblicato un nuovo messaggio in merito. Di seguito, tutte le informazioni relative a scadenza e pace contributiva.
Il riscatto laurea agevolato è la misura che aiuta gli studenti universitari che, mentre svolgevano i propri studi non hanno potuto raccogliere contributi pensionistici. Adesso, avranno la possibilità di recuperare tutti gli anni di contributi con il pagamento di una somma. Tale procedura garantisce un pensionamento anticipato di 3, 4 o 5 anni, a seconda della durata degli studi.
Proprio ieri, l’Inps ha pubblicato un nuovo messaggio, il numero 1921, con nuove informazioni a riguardo. Il titolo del messaggio ha come oggetto: “Riscatto dei corsi universitari di studi per periodi da valutare nel sistema contributivo. Modalità di calcolo cosiddette “agevolate” del relativo onere. Precisazioni“.
Andando avanti, nella nota si legge: “A seguito di quesiti pervenuti in materia si precisa che le disposizioni contenute nei commi da 1 a 5 del citato articolo 20 del D.L. n. 4/2019 (illustrate con la circolare n. 106 del 25 luglio 2019) riguardano esclusivamente la nuova tipologia di riscatto di periodi non coperti da contribuzione (c.d. pace contributiva) e non si estendono alle altre tipologie di riscatto previste dalla normativa vigente”.
Il messaggio dell’Inps precisa che tale riscatto non abbia scadenze. Coloro che hanno frequentato un corso di laurea triennale o magistrale potrà riscattare gli anni contributivi in qualsiasi momento. “L’accesso alla facoltà di riscatto dei corsi universitari di studi con le modalità cosiddette “agevolate”, di cui al citato comma 5-quater dell’articolo 2 del D.lgs n. 184/1997, è invece misura a regime attivabile, al perfezionamento delle condizioni prescritte, anche negli anni successivi“.
Invece, c’è una scadenza per la pace contributiva relativa al triennio 2019, 2020, 2021 ed è prevista per il 31 dicembre 2021. Tale misura è adottata per i lavoratori che non avvertono una pensione diretta e non hanno anzianità contributiva al 31 dicembre 1995. la possibilità di aiutare i lavorati era già stata introdotta dal Governo Conte. Adesso i richiedenti devono essere iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti oppure alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi.
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