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Ci sono alcune importanti novità sul Reddito di emergenza 2021: è prevista una nuova data di scadenza per l’invio della domanda. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha deciso di concedere più tempo per inoltrare la richiesta.
La nuova data di scadenza
C’è una nuova data di scadenza per l’invio della domanda del reddito di emergenza 2021. Si può fare richiesta non più entro il 30 aprile 2021, ma entro il 31 maggio 2021.
L’INPS ha comunicato in una nota ufficiale il differimento della data, voluto dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Questo slittamento sicuramente concederà maggiori possibilità a chi non era ancora arrivato a richiedere l’agevolazione.
Reddito di emergenza 2021: la guida per richiederlo
Reddito di emergenza 2021: le nuove categorie
Il contributo, già introdotto dal Governo Conte, è stato prorogato dal Governo Draghi. Il Decreto Sostegni, infatti, ha determinato l’introduzione di una nuova categoria di beneficiari: e cioè coloro che hanno percepito la Naspi e la Discoll tra l’1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 e che possiedono i requisiti previsti.
In tal caso, non si fa più riferimento al nucleo familiare ma anche a un singolo beneficiario che può percepire il contributo da tre rate da 400 euro per un totale di 1200 euro.
1200 euro è infatti il minimo contributo previsto dal Rem, che può raggiungere anche i 2400 euro.
Inoltre, se nel nucleo familiare ci sono più persone che hanno percepito Naspi o Discoll (sempre tra l’1 luglio 2020 e il 28 febbraio 2021), sarà solo uno tra questi a poter inoltrare la domanda.
Ricordiamo che le tre mensilità corrispondono a tre mesi di marzo, aprile e maggio.
Reddito di emergenza 2021: come richiederlo
Cambia la data ma non cambiano le modalità per richiedere il REM. La domanda va inoltrata esclusivamente online entro il 31 maggio 2021.
Per inviare la propria richiesta si può:
- Entrare sul portale INPS con le credenziali di accesso;
- Affidarsi a un CAF o Patronato che possa aiutare a sbrigare la pratiche.
Dopo aver inoltrato la domanda, sarà lo stesso INPS a comunicare l’accettazione o il rifiuto di questa via email o tramite SMS.