Nelle prossime ore si riunirà il Comitato Tecnico Scientifico per valutare tutte le possibili ipotesi per il Nuovo Dpcm Draghi. Quest'ultimo è molto atteso poiché 11 regioni potrebbero entrare in zona gialla.
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Nelle prossime ore il Comitato Tecnico Scientifico si riunirà per valutare tutte le possibili ipotesi per il Nuovo Dpcm Draghi, successivamente vi sarà il confronto con le regioni e a metà settimana il Consigli dei Ministri scriverà il Nuovo Dpcm. 11 regioni in Italia potrebbero passare in zona gialla poiché hanno i requisiti per allentare le misure adottate per evitare la diffusione dei contagi.
Nel Nuovo Dpcm Draghi vi saranno le date con le riaperture e le regole. Inoltre sarà posticipato anche lo stato di emergenza che ad oggi era fissato per la fine del mese, verrà prorogato fino al 31 luglio.
Durante la riunione con il Cts si discuterà di quali regioni hanno i requisiti per passare il zona gialla e quindi per allentare le misure ed andare verso un riapertura graduale. Infatti, in zona gialla vi potrebbe essere l’ipotesi di posticipare il coprifuoco ed aprire a pranzo e a cena i ristoranti all’aperto. Ma si parlerà anche della possibilità di riportare tutti gli studenti in classe dal 26 aprile.
Gli esperti del Cts dovranno anche analizzare l’ipotesi del pass che permetterà lo spostamento tra regioni con diverso colore ed anche l’accesso a concerti ed eventi.
Con la proroga dello stato di emergenza al 31 luglio potrebbero esserci delle ripercussioni sullo smart working che potrebbe sicuramente essere posticipato fino allo scadere dello stato di emergenza.
Dal 26 aprile, potrebbero essere possibile pranzare o cenare al ristorante purché questo disponga di coperti all’aperto. Inoltre dal primo giugno questo potrebbe essere possibile anche al chiuso. Ma il centrodestra preme per permettere di cenare e pranzare al chiuso già dal 26 aprile per chi rientrasse tra le zone gialle. Inoltre, si preme anche sulla possibilità di posticipare il coprifuoco alle 23 o a mezzanotte.
Potrebbero essere consentite le attività all’aperto dal 26 aprile e si ipotizza che dal 1 giugno riapriranno le palestre al chiuso.
Per quanto riguarda gli eventi culturali, si ipotizza che saranno permessi in zona gialla sempre con ripartenze all’aperto. Gli spettacoli al chiuso potrebbero essere consentiti rispettando la capienza e le fiera dovranno attendere l’1 luglio.
Le piscine potrebbero riaprire il 15 maggio mentre gli stabilimenti balneari e i parchi tematici il 1° di luglio.
In base ai dati e all’indice Rt sotto l’1 le regioni che potrebbero fare ingresso in zona gialla dal 26 aprile sarebbero 11: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria e Veneto, insieme alle province autonome di Trento e Bolzano. Le regioni che invece potrebbero restare in zona arancione sono la Sicilia e la Calabria. Mentre le regioni che rischierebbero la permanenza in zona rossa sarebbero la Puglia, la Valle D’Aosta e la Sardegna. Mentre Basilicata, Campania e Toscana rischierebbero poiché hanno un Rt molto vicino ad 1 e un’incidenza sopra 200.
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