La polemica, tra Nord e Sud, sulle isole covid free continua a non placarsi. “Quando alcune regioni del Nord hanno protestato chiedendo l’attivazione degli impianti sciistici, il Sud non ha fatto alcuna recriminazione”, ha affermato Musumeci a Tagadà, La 7.
“Al di là dell’aspetto turistico, abbiamo 15 isole e in alcune ci sono 500 abitanti. Che facciamo, mandiamo la squadra di medici e infermieri ogni volta per scaglioni di età per vaccinare un po’ di persone per volta?”, ha aggiunto il Presidente. E ancora, “Mi attengo al protocollo nazionale, se parliamo delle isole minori concordiamo una sola fase con una campagna che può durare al massimo tre giorni e mettiamo in sicurezza la popolazione. Un motivo sanitario al di là della competizione sul turismo“.
La protesta per le isole “Covid free” è arrivata da parte dei governatori che, per ovvi motivi turistici, chiedono che venga attuato quanto prima un piano di vaccinazione che possa permettere un ritorno a una “normalità” e una ripresa economica. Sono molti i territori che si sono mossi e che hanno già fatto partire una campagna di vaccinazione a tappeto.
L’obiettivo è divenire “Covid free” prima che parta la stagione estiva. Questo, ovviamente, fungerà da ”acceleratore” per la ripresa economica del settore turistico che si ritrova, attualmente, in ginocchio. Tale piano, però, non è ben visto dai governatori delle regioni del Nord i quali ne richiedono il rigetto poiché considerato non equo. Nella loro ottica, infatti, nel caso in cui il piano dovesse essere attuato, si andrebbe incontro a un rischio: si creerebbe un vero e proprio divario tra Nord e Sud poiché alcune regioni sarebbero “privilegiate” e altre no.