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Turismo, commercio, agricoltura, lavoro: il Covid-19 ha rivelato e, in alcuni casi, acuito lโinstabile equilibrio su cui รจ costruita la nostra societร . Uno dei settori che ha maggiormente subito gli effetti distorsivi della pandemia รจ stato, di certo, quello dei tirocini. Dai dati del Ministero del lavoro รจ emerso, infatti, che tra il mese di giugno e quello di luglio 2020 gli stage in Italia sono calati del 73% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Ma questo calo non riguarda tutte le fasce di etร . Dalle analisi sullโandamento di stage e tirocini nel 2020 emerge, infatti, un dato interessante e cioรจ quello della continua crescita degli stagisti over 55. Nel terzo trimestre del 2020 gli stagisti in etร avanzata sono, infatti, addirittura aumentati del 20%.
Stagisti over 55 piรน che triplicati
Puรฒ sembrare paradossale ma sono tanti i cinquantenni, giร formati e con precedenti esperienze lavorative, che svolgono unโattivitร con un contratto di stage.
Come riportato dalla Repubblica degli Stagisti, non si tratta, di certo, di un fenomeno nuovo. Infatti, tra il 2012 e il 2019 il numero di persone tra 35 e 54 anni che si trovano a svolgere esperienze di tirocinio extracurricolare รจ aumentato quasi del 90%. Gli stagisti over 35 sono, cioรจ, quasi raddoppiati, passando da poco meno di 26mila a poco meno di 49mila. E, in particolare, il numero di soggetti di etร superiore ai 55 anni รจ piรน che triplicato, passando da poco piรน di 3mila a quasi 10mila.
Dal punto di vista normativo รจ una soluzione accettata. Le aziende possono infatti assumere legalmente uno stagista con contratto di apprendistato o con contratto indeterminato indipendentemente dallโetร .
La motivazione alla base della crescita di questo fenomeno risiede, sicuramente, nella convenienza per lโimpresa di inserire nel proprio organico una risorsa giร formata ed esperta e di accedere, nello stesso tempo, ad un regime fiscale agevolato. Le particolari agevolazioni fiscali per lโimpresa assumendo uno o piรน stagisti possono, in alcuni casi, proseguire anche alla fine del periodo di stage, ricevendo agevolazioni sulle tasse anche durante i periodi successivi.
Ma quanti di questi contratti di stage si conclude poi, effettivamente, con un contratto di lavoro?
Si assume davvero alla fine dello stage?
รย opportuno ricordare che il rapporto che discende da un contratto di tirocinio, o stage, non รจ un rapporto di lavoro. Lo stage รจ unโattivitร di formazione, orientamento o riqualificazione. Il suo scopo รจ, quindi, quello di permettere al soggetto di apprendere un determinato mestiere e le relative competenze, per poi orientarsi in modo efficace allโinterno del mondo del lavoro.
Al termine del periodo di tirocinio il soggetto dovrebbe avere la possibilitร di essere assunto allโinterno dellโimpresa. Non sempre, perรฒ, il tirocinio si conclude con lโeffettiva assunzione della risorsa: negli ultimi anni meno della metร degli stage avviati ha portato allโeffettiva assunzione da parte dellโazienda.
Purtroppo, infatti, molto spesso le aziende utilizzano questi contratti solo per ricevere agevolazioni fiscali e, per diversi motivi, scelgono di sostituire diversi stagisti nel corso del tempo, ma nessuno di essi viene poi realmente assunto.
Il dato si aggrava nel caso di stagisti over 40: la probabilitร che questi vengano assunti allโinterno dellโimpresa a seguito del periodo di tirocinio รจ ancora piรน bassa. Di conseguenza, il dubbio รจ che questi stage per persone โadulteโ non rappresentino una reale opportunitร per lโinserimento futuro dei soggetti nel mondo del lavoro ma si tratti semplicemente di una modalitร meno โgravosaโ per le imprese di attirare e inserire temporaneamente risorse giร formate nel proprio organico.
Stage per over 40: le problematiche
Lโaumento rapidissimo di stagisti over 40 sembra un fenomeno quasi paradossale che ribalta le normali regole del mondo del lavoro.
Ciรฒ che spinge persone giร adulte ad accettare contratti di stage รจ, probabilmente, la precarietร del lavoro italiano. Molte persone si trovano quasi costrette ad accettare contratti di tirocinio anche a 40 o 50 anni pur di ricevere un compenso mensile. Inoltre, in molti casi, la mansione che si ritrovano a svolgere li porta in una situazione di sottoinquadramento rispetto al loro livello professionale. Ciรฒ ha delle conseguenze sia generiche che specifiche sul mondo del lavoro e sulla sua evoluzione.
Ricordiamo, innanzitutto, che ciรฒ che si ottiene da uno stage non รจ una vera e propria retribuzione ma soltanto unโindennitร obbligatoria che puรฒ andare dai 300 ai 500 euro. Ma, in alcuni casi, gli stagisti si trovano a svolgere una mansione lavorativa che dovrebbe prevedere una retribuzione equivalente a quella di un normale contratto di lavoro.
Secondariamente, lo stage non essendo un vero e proprio lavoro, non prevede il versamento di contributi al fine del calcolo della pensione. Agli over 50 coinvolti in stage, quindi, non vengono pagati contributi ed, inoltre, ad essi non spettano nemmeno permessi, ferie e non percepiscono indennitร .
C’รจ sempre meno spazio i giovani
Unโultima considerazione in merito allโaumento dei tirocini per adulti va fatta con riferimento allโinfluenza del fenomeno sullโopportunitร dei tirocini per i giovani laureati.
Come riportato dalla Repubblica degli stagisti, infatti, la crisi innescata dalla pandemia ha colpito, in proporzione, piรน i giovani che gli adulti. Piรน aumenta lโetร , infatti, piรน lโeffetto Covid sembra essere meno forte. I soggetti di etร inferiore ai 25 anni hanno visto nel 2020 cancellarsi oltre 60mila opportunitร di tirocinio.
I giovani, quindi, che hanno meno esperienza nel mondo del lavoro e, quindi, sono quelli per cui svolgere uno stage sarebbe piรน importante, si ritrovano senza possibilitร di svolgerlo. Gli adulti, invece, hanno visto una riduzione delle opportunitร di tirocinio molto contenuta. Nel 2020 sono stati circa 8mila i tirocini per over 55 che hanno preso avvio, mentre nel 2019 erano stati un poโ meno di 10mila. ร evidente che la situazione sembra essersi ribaltata.
I dati sullโoccupazione giovanile tendono sempre a peggiorare e ad oggi lโItalia รจ il terzo stato peggiore in Europa. Il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 ed i 24 anni รจ di oltre il 33%, contro una media europea del 12.5%. Ma, senza la possibilitร di svolgere tirocini, la possibilitร per iย giovani di inserirsi nel mondo del lavoro diventa sempre piรน lontana.
Il tirocinio, come sostiene Paolo Sterne del Consiglio nazionale consulenti del lavoro, รจ โuna reale opportunitร per creare cerniera tra studio e lavoro. Da questo punto di vista risulterebbe inopportuno per un soggetto lontano, per etร , dai cicli di studioโ.
Sarebbe necessario, quindi, riequilibrare il quadro generale. A 40 o 50 anni lโobiettivo non รจ piรน formarsi ma lavorare e a 25 anni, invece, si ha il diritto di formarsi, arricchire il proprio cv ed entrare definitivamente nel mondo del lavoro.