In provincia di Catania, i divieti in vigore non hanno bloccato i piani di alcuni soggetti che hanno deciso di organizzare comunque una festa all'interno di una villa privata.
Le misure anti-Covid pensate appositamente per Pasqua e Pasquetta non hanno impedito ad alcuni siciliani di organizzare una festa privata all’insegna di musica ad alto volume.
Di fatto nel corso della giornata di ieri, lunedì di Pasquetta, ben sedici persone si sono riunite all’interno di una villa a San Gregorio, in provincia di Catania. Tra i partecipanti della festa, ci sarebbero medici, avvocati, architetti ed ingegneri.
I festeggiamenti sono stati interrotti dall’arrivo dei carabinieri. Secondo le ultime indiscrezioni, di fronte ad un iniziale rifiuto da parte dei soggetti di aprire la porta, gli agenti avrebbero persino minacciato di fare irruzione all’interno dell’abitazione, anche per mezzo dell’intervento dei Vigili del Fuoco.
Alla fine, i coinvolti hanno deciso di aprire la porta e, di conseguenza, sono scattate le sanzioni. In particolare, a ben undici persone è stata riservata una multa di 400 euro (a testa): queste, di fatto, avrebbero tentato di nascondersi all’interno del seminterrato della villa, scavalcare la recinzione o “mimetizzarsi” tra le piante dell’abitazione di un vicino.
Nel quartiere di San Paolo, sempre nel Catanese e all’interno del territorio di Gravina, altri nove soggetti avevano deciso di trascorrere la Pasquetta all’interno di un appartamento. I loro piani sono stati rovinati da un dettaglio: dal balcone si scorgeva il fumo proveniente da un barbecue. Tutti sono, di conseguenza, finiti sul libro delle multe degli agenti intervenuti.
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