Zone gialle sospese anche in Sicilia per tutto aprile? L'orientamento del governo e la situazione nell'Isola sembrano non lasciare spazio a eventuali concessioni.
Fino a fine aprile la zona gialla potrebbe restare sospesa, anche nelle regioni dove i contagi sono contenuti, come in Sicilia. L’orientamento che emerge dalla riunione della Cabina di regia sembra lasciare poche speranze per chi credeva che dopo Pasqua ci sarebbe stato un graduale ritorno alla normalità. Tuttavia, a metà aprile la situazione potrebbe cambiare, con un check di metà mese sull’andamento della pandemia in Italia.
Nella giornata di ieri il premier Draghi ha indetto una conferenza stampa con cui ha annunciato le nuove misure. A partire dal 7 aprile, visto il parziale abbassamento dei contagi, riapriranno le scuole fino alla prima media anche in zona rossa, mentre in zona arancione rimarranno aperte anche le superiori fino al 50%.
La zona gialla, invece, non verrà ripristinata. Sulle riaperture, il premier non fa concessioni: “pensabile o impensabile aprire dipende solo dai dati che vediamo. È desiderabile riaprire, questo lo è anche per me, dopo di che quando, se e come dipende dai dati che abbiamo a disposizione“. Tuttavia, lo stesso Mario Draghi sul nuovo decreto non esclude cambiamenti in corso d’opera. “Noi faremo un decreto sui dati disponibili oggi e continueremo a seguirli, io non escludo cambiamenti in corso – dichiara a fine conferenza -. La situazione è così complessa che va monitorata giorno per giorno, settimana per settimana”.
Per questo, emerge la possibilità che nel nuovo decreto Covid si parli anche di una verifica dei dati e della situazione a metà del prossimo mese. In questo modo, si deciderà se continuare dritti con zona arancione e zone rosse fino a fine mese o allentare la stretta.
In Sicilia i contagi si mantengono su livelli abbastanza alti. Il tasso di positività nel bollettino di ieri è arrivato al 3,1%, con picchi di contagi nel Palermitano e nel Catanese. Nell’Isola si sono registrati in un giorno 892 casi e altri 22 morti.
Allo stato attuale, la situazione in Sicilia si mantiene a livelli di allerta, causa anche numerosi focolai locali. A partire da oggi sono 19 i Comuni in zona rossa: nella sua ultima ordinanza, infatti, il governatore ha istituito il lockdown in tre paesi dell’Agrigentino e in uno dell’Ennese.
Nonostante ciò, la Sicilia mantiene un’incidenza di contagi per abitante abbastanza bassa. Stando ai dati della Fondazione Gimbe, nell’Isola ci sono 328 casi ogni 100.000 abitanti. Si tratta del tasso di incidenza più basso in Italia dopo la Provincia Autonoma di Bolzano.
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