Scuola, gli esami di maturità e di terza media saranno in presenza. Ad annunciarlo è il ministro Bianchi durante un'intervista.
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Quest’anno gli esami di maturità e di terza media saranno svolti in presenza e ad affermarlo e assicurarlo è il ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi.
“Chiediamo fin da subito che i ragazzi e i consigli di classe concordino un tema su cui sviluppare un elaborato. Non è una tesina raffazzonata, gli studenti lo scriveranno in 40 giorni e dopo 15 giorni andranno davanti al consiglio di classe, con un membro esterno per esporre il lavoro. Discutere un lavoro che hai fatto in un mese è un esame di maturità”, ha dichiarato il ministro domenica 21 marzo a “Che tempo che fa”, famoso talk show trasmesso su Rai 3 condotto da Fabio Fazio.
“Non è maturità aspettare l’apertura di una busta ad occhi chiusi, sarà finalmente una prova di maturità seria e rigorosa in cui si dimostrerà di essere capaci di portare sul tavolo il proprio lavoro“, ha poi aggiunto. L’obiettivo, è quello di costruire “una scuola ‘affettuosa in cui si impari ad avere affetto per gli altri”.
Per Bianchi, “dopo anni di individualismo, bisogna tornare ad una scuola di affetti, e la scuola per la quale stiamo già lavorando in questi mesi è una scuola che permetta ai ragazzi di affrontare la complessità del mondo, che abbia la capacità di affrontare cose drammatiche insieme”. Bisogna dunque puntare a “Una scuola dell’insieme. Affrontare un terremoto o una pandemia insieme”.
“Nei mesi scorsi la scuola – ha affermato Bianchi – ha fatto di tutto per rimanere aperta, perché anche nelle ‘Zone rosse’ i bambini fino alla prima media erano a scuola. Perché anche tenere il 50% dei ragazzi in presenza e gli altri a distanza non vuol dire esser rimasti inchiodati sulla distanza di un anno. Non è vero che la scuola è stata ferma. La scuola non si è mai fermata. Non accetto l’idea di una scuola chiusa“.
“Io credo sia importante che i nostri insegnanti sia sentano tranquilli e siano in grado di tranquillizzare. Chiedo venga portata avanti una grande campagna di vaccinazione che deve essere il segno con cui la scuola partecipa palla vita del paese; altri devono decidere quali devono essere i vaccini da fare, noi abbiamo fiducia, ma bisogna tornare a operare in totale tranquillità”, ha infine aggiunto.
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