Roberto Speranza, oggi alla Camera, ha riportato alcuni numeri negativi, relativi alla situazione epidemiologica in Italia. Ha, inoltre, spiegato il nuovo Dpcm, presto in vigore.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha riferito oggi alla Camera sulle nuove misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19. Il quadro descritto, di fatto, non è dei migliori e, per tale ragione, occorrerebbe correre ai ripari.
“Questa settimana c’è un peggioramento generale della situazione epidemiologica in Italia, aumentano le terapie intensive, l’indice Rt e focolai sconosciuti. Non facciamoci fuorviare – ha annunciato – . L’epidemia è nuovamente in una fase espansiva“.
Secondo quanto indicato dal ministro, a livello nazionale il tasso di occupazione delle terapie intensive è tornato ad attestarsi sopra la soglia critica del 30% e ci sarebbe un drammatico mutamento dell’indice di rischio attribuito alle Regioni.
“12 regioni e province autonome sono ad alto rischio – ha precisato Speranza- , 8 sono a rischio moderato di cui 2 in progressione a rischio alto e una sola regione è a rischio basso”.
Tali numeri non possono che far scattare una nuova stretta.
“È intenzione del Governo confermare nel nuovo Dpcm l’indicazione a poter ricevere a casa massimo 2 persone non conviventi – ha preannunciato – come già avvenuto durante le vacanze di Natale”.
Prevista, dunque, una conferma delle misure fondamentali già vigenti e del modello per fasce differenziate che, come spiegato da Speranza, ha consentito di abbassare la curva tra novembre e dicembre.
Il Governo punterebbe a confermare il divieto di spostamenti anche in zona gialla, ridurre gli assembramenti negli spazi antistanti i locali pubblici a rischio di aggregazione attraverso la limitazione dell’asporto per i bar a partire dalle 18.
Si ribadisce, inoltre, l’ingresso in area arancione per tutte le Regioni a rischio alto secondo i 21 parametri precedentemente definiti.
“‘È intenzione del Governo stabilire una quarta area oltre quelle rossa, arancione e gialle, un’area bianca – ha confermato il ministro Speranza – che potrà scattare solo con livelli epidemiologici molto bassi, incidenza sotto i 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti, Rt sotto 1 e indice di rischio basso. È difficile che quest’area possa scattare nel breve ma iniziamo ad indicare un percorso di speranza per i mesi che verranno”.
Di “fascia bianca” molti avevano già parlato. Ma di cosa si tratta? Secondo quanto esplicitato anche da Roberto Speranza, in quest’area le limitazioni saranno relative alle regole fondamentali: dovrebbe permanere, dunque, l’obbligo di distanziamento e uso delle mascherine.
“Con lo stesso spirito è intenzione del governo in area gialla, e nel rispetto di tutte le misure di distanziamento – conclude Speranza – riaprire i musei come luogo simbolico della cultura del nostro Paese“.
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