A partire dall’1 gennaio si torna a pagare il bollo auto 2021. Dopo la sospensione del marzo scorso, da quest’anno vengono ripristinate le scadenze ordinarie del pagamento, con alcune modifiche rispetto al passato e le consuete esenzioni per alcune categorie di automobili. La Regione Siciliana al momento non ha preso una decisione su eventuali proroghe, mentre in altre regioni d’Italia le scadenze di marzo, aprile e maggio sono state spostate a giugno o luglio.
Si ricorda che il bollo auto, necessario per consentire la regolare circolazione del veicolo, va pagato normalmente entro il mese successivo a quello di immatricolazione del veicolo. In caso di prima immatricolazione del veicolo, il bollo dev’essere pagato entro lo stesso mese. Quelli successivi, invece, entro e non oltre l’ultimo giorno del mese successivo.
Il costo del bollo auto dipende da diversi fattori: la classe ambientale del veicolo, la potenza del motore (in kW) e la regione di residenza del proprietario. Il calcolo si può effettuare sul sito stesso dell‘ACI e, attraverso lo stesso portale, è possibile effettuare il saldo.
Inoltre, è prevista una mora per chi non paga il bollo auto 2021 in tempo. In particolare, si aumenta il saldo dovuto dello 0,1% ogni giorno per i primi 14 giorni. Dopodiché, in caso di pagamenti in ritardo, dal 15esimo giorno si aumenta dell’1,5% fino a 30 giorni.
La mora per il pagamento sale ulteriormente fino all’1,67% da un mese a tre mesi. Da tre mesi a un anno aumenta del 3,75%. Oltre l’anno, infine, bisogna pagare il 30% dell’importo totale, più un altro 1% di interesse per ogni semestre aggiuntivo.
Non tutte le auto, tuttavia, sono soggette al pagamento del bollo auto. Non devono pagare l’imposta le auto storiche (con più di 30 anni), le auto elettriche a cinque anni dalla prima immatricolazione e quelle ibride (per le quali, però, le regole variano di regione in regione).
Infine, non pagano il bollo auto i mezzi in carico ad associazioni senza scopo di lucro (ad esempio le ambulanze) e le auto per guidatori disabili. In questo caso, l’esonero vale per una sola vettura (a cui si può eventualmente associare quella dei parenti) di cilindrata massima di 2 Litri se con motorizzazione a benzina e di 2,8 Litri in caso di alimentazione a diesel. Inoltre, si ricorda che a partire da quest’anno viene aumentato il fondo per il bonus auto del governo, che consente di risparmiare sugli acquisti di veicoli a minore impatto energetico.
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