Coronaviurs, a Catania la mortalità aumenta del 62%. Si tratta dell'ultimo report del Ministero della Salute, che evidenzia un incremento preoccupante negli ultimi mesi.
Rispetto alle scorse settimane, in cui il numero dei positivi nella città etnea cominciava a destare sincera preoccupazione, i dati sull’incremento dei contagi da Coronavirus a Catania sembrano registrare evidenti miglioramenti. Tuttavia, c’è un altro dato da non sottovalutare ed è la percentuale sulla mortalità giornaliera. Una percentuale che, dall’inizio della pandemia, da Nord a Sud, sembra essere schizzata alle stelle.
Proprio in questi giorni, è stato pubblicato il Rapporto sull’andamento della mortalità giornaliera nelle città italiane aggiornato al 15 dicembre 2020, a cura del Ministero della Salute e del Dipartimento di Epidemiologia SSR Regione Lazio. Se, in generale, rispetto al mese di novembre, la mortalità sembra leggermente in calo, è vero anche che le percentuali sono ancora molto alte in tutto il Paese. Nello specifico, alcune città registrano ancora degli eccessi significativi.
Rispetto al Nord, il Sud del Paese sembra mostrare un tasso di mortalità più contenuto. Secondo quanto riportato nelle tabelle diffuse dal Ministero, per il periodo compreso tra l’1 il 15 dicembre 2020, si registra ancora un numero di morti di gran lunga al di sopra della media degli scorsi anni. Verona è l’unica città che mostra un trend positivo con un eccesso stimato pari a +145%. Al Centro-sud, l’eccesso complessivo osservato sembra più contenuto. Nonostante ciò, il report evidenzia numeri particolarmente preoccupanti a Firenze, Roma, Latina, Bari, Potenza, Palermo e Catania.
Secondo quanto riportato nella tabella, negli ultimi mesi, la città di Catania ha registrato incrementi importanti: +27% nel mese di ottobre 2020 (274 contro 215 attesi), +69% nel mese di novembre 2020 (392 contro 232 attesi) e +62% nella prima metà del mese di dicembre 2020 (196 contro 121 attesi). La crescita più significativa del tasso di mortalità si registra, dunque, nel mese di novembre, in linea con tutto il resto del Paese dove la mortalità ha raggiunto dei picchi altissimi. Un dato positivo sembrerebbe quello registrato nella settimana dal 9 al 15 dicembre 2020.
Tra le città dove la mortalità era superiore all’atteso – Catania assieme a Genova, Torino, Milano, Venezia, Trieste, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Palermo) – si osserva un trend in calo o stabile della mortalità settimanale. Rispetto al mese precedente, infatti, Catania registra un calo del 7%. È bene sottolineare, tuttavia, che i dati relativi al mese di dicembre fanno finora riferimento solo alla prima metà del mese. Bisognerà attendere il report mensile completo per avere una conferma rispetto a questo calo registrato nelle prime settimane dell’ultimo mese.
Per quel che riguarda le fasce d’età più colpite, il grafico evidenzia chiaramente come la fascia più colpita sia quella degli over 85. Dal mese di ottobre al 15 novembre sono 272 i decessi. Numeri alti si registrano anche nella fascia d’età che va dai 75 agli 84 anni con 190 decessi. Più bassi i numeri relativi alle persone tra i 65 e i 74 anni, tra cui si registrano 112 vittime. Meno colpita la fascia da 0 a 64 anni, che si ferma a 57 decessi. Il totale delle vittime ammonta a 631.
I numeri drammatici di Catania si confermano anche nel resto della Sicilia e, in particolare a Palermo. Anche il capoluogo siciliano, infatti, è stato duramente colpito dalla pandemia, facendo registrare preoccupanti aumenti del tasso della mortalità rispetto agli anni scorsi. Nella città di Palermo, nel mese di ottobre 2020, è stato rilevato un incremento del +28% (593 contro 465 attesi), nel mese di novembre, la percentuale è schizzata al +65% (791 contro 480 attesi), mentre nel mese di dicembre sembra in corso un calo con una percentuale del +25% (368 contro 294 attesi). Anche in questo caso, la fascia d’età più colpita è quella che riguarda gli over 85 per un totale di 501 decessi a fronte dei 1248 totali.
Per quanto riguarda la città di Messina, invece, il trend sembra in crescita nel mese di dicembre. Se nel mese di ottobre si è registrato addirittura un calo dell’1% (189 contro 190 attesi), nel mese di novembre la percentuale è salita al 6% (212 contro i 200 attesi). Tuttavia, nella prima metà di dicembre, il tasso di mortalità continua a salire, fermandosi per il momento al 9% (121 contro 111 attesi). Il numero dei decessi, al 15 dicembre, si ferma a 367. Gli over 85 sono i più colpiti (177).
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