Indice Rt in leggero calo in Italia, ma la situazione ricoveri resta preoccupante. Ecco l'indice dei contagi regione per regione e i commenti dell'Iss.
L’indice di contagio in tutta Italia è di 1.43, leggermente al di sotto della soglia d’allarme di 1.5. In venti regioni, pressoché su tutto il territorio, tuttavia, il rischio di contagio è alto, come evidenziato nell’ultimo rapporto Iss. Si riscontrano valori medi di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane e superiori a uno in tutte Regioni/PA. Si riduce leggermente la trasmissibilità rispetto alla settimana scorsa, ma la situazione si aggrava dal punto di vista dei ricoveri: oltre 30 mila nei reparti ordinari, con un aumento di oltre 1000 unità nei giorni scorsi. È dunque ancora presto per vedere il pieno effetto delle misure stabilite dall’ultimo DPCM.
Per questo, il bollettino settimanale dell’Iss invita ancora una volta a ridurre i contatti e a uscire di casa solo quando strettamente necessario: “Necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da alleggerire la pressione sui servizi sanitari. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile”.
Malgrado la diminuzione del livello di contagio, a destare più preoccupazioni è la situazione ricoveri. “12 regioni all’11/11/2020 avevano superato almeno una soglia critica in area medica o Terapia intensiva – si legge ancora nel bollettino -. Nel caso si mantenga l’attuale trasmissibilità, quasi tutte le Regioni/PA hanno una probabilità maggiore del 50% di superare almeno una di queste soglie entro il prossimo mese”.
In merito all’indice Rt nelle diverse regioni e PA italiane, il dato più alto è in Toscana (1.8), da ieri diventata zona rossa. Di seguito nel dettaglio, gli indici di trasmissione del contagio (Rt) di ciascuna regione a 14 giorni (prima colonna) e la stima di Rt puntuale che determina lo scenario: Abruzzo 1.35 (1.34), Basilicata 1.63 (1.64), Calabria 1.3 (1.38), Campania 1.58 (1.62), Emilia Romagna 1.4(1.4), Friuli V.G. 1.47(1.42), Lazio 1.04(1.04), Liguria 1.2 (1.1), Lombardia 1.61 (1.46), Marche 1.35(1.55), Molise 1.32 (1.31), Piemonte 1.37 (1.31), Pa Bolzano 1.55 (1.59), Pa Trento 1.32 (1.3), Puglia 1.45 (1.44), Sardegna 1 (1), Sicilia 1.18(1.13), Toscana 1.81 (1.8), Umbria 1.43 (1.43), Valle d’Aosta 1.5(1.74) e Veneto 1.29 (1.26).
Al riguardo dell’andamento dei contagi nelle regioni italiane, il direttore del dipartimento Prevenzione del Ministero della Salute Giovanni Rezza sostiene che il calo della trasmissibilità potrebbe essere un primo segnale dell’efficacia delle misure prese, malgrado il record di contagi registrato ieri. “Il numero di casi di Covid-19 nel nostro Paese è salito a 650 per 100mila abitanti – dichiara in un videomessaggio –, anche se questa settimana l’Rt sembra essere leggermente diminuito da 1,7 a 1,4, ma si trova comunque sia al di sopra di 1 e questo rappresenta solo un primo segnale di una diminuzione della trasmissione che potrebbe essere attribuita ai provvedimenti che sono stati sinora presi. Purtroppo però il virus circola in tutto il paese”
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