Autocertificazione per viaggiare in Italia e all'estero: i moduli scaricabili dai siti istituzionali per chi ha bisogno di spostarsi e le regole da seguire.

Con l’entrata in vigore del DPCM del 3 novembre 2020, l’Italia regola anche gli spostamenti da e per l’estero. Le misure attualmente in vigore, così come quelle in Italia, classificano i vari Paesi europei e non in zone di rischio. A seconda del viaggio che si intende compiere o dal Paese da cui si ritorni, è necessaria una autocertificazione o, in alcuni casi, un semplice questionario. Vediamo, nel dettaglio, cosa prevede il nuovo DPCM.
La risposta, a seconda della regione verso cui si viaggi, è sì. Per le zone arancioni e le zone rosse, infatti, dove sono previste limitazioni agli spostamenti individuali, è necessario compilare il modulo presente sul sito del Ministero dell’Interno.
Innanzitutto, è disponibile sul sito della Farnesina un questionario per chi è in partenza per l’estero o deve rientrare in Italia, basato sulla normativa italiana attualmente in vigore. Il questionario ha carattere informativo, non ha valore legale e il risultato ottenuto non garantisce l’ingresso in Italia né nel Paese di destinazione.
Diversi obblighi, invece, sono previsti a seconda del paese di destinazione. Il DPCM classifica gli stati in diversi gruppi a seconda del rischio di contagio. Ne riprendiamo qui, direttamente dal sito del Ministero degli Esteri, le info principali.
E – Resto del mondo: gli spostamenti da/per il resto del mondo (vale a dire tutti gli Stati e Territori non espressamente menzionati in altri elenchi) sono consentiti solo in presenza di precise motivazioni, quali: lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Non sono quindi consentiti spostamenti per turismo. Il DPCM 3 novembre 2020, inoltre, conferma la possibilità di ingresso in Italia, dai Paesi dell’elenco E, per le persone che hanno una relazione affettiva comprovata e stabile (anche se non conviventi) con cittadini italiani/UE/Schengen o con persone fisiche che siano legalmente residenti in Italia, che debbano raggiungere l’abitazione/domicilio/residenza del partner (in Italia). All’ingresso/rientro in Italia da questi Paesi, è necessario compilare un’autocertificazione nella quale si deve indicare la motivazione che consente l’ingresso/il rientro. L’autocertificazione va mostrata a chiunque sia preposto ad effettuare i controlli. È opportuno essere pronti a mostrare eventuale documentazione di supporto e a rispondere a eventuali domande da parte del personale preposto ai controlli.
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