Botta e risposta fra il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti nazionale Giancarlo Cancellieri, e il corrispettivo assessore della Regione Siciliana Marco Falcone. Giusto ieri il viceministro del governo Conte bis aveva commentato duramente la scelta del Presidente di regione Nello Musumeci di chiudere le scuole superiori al 100%, di contra al 75% richiesto dal nuovo Dpcm nazionale, e ne aveva imputato il provvedimento ad una mal gestione dei trasporti locali. Cancellieri aveva inoltre chiesto, provocatoriamente, dove fossero finiti i 14 milioni di euro stanziati dal governo nazionale al fine di potenziare il trasporto pubblico in vista della riapertura degli istituti scolastici.
Non si è fatta attendere oggi la risposta dell’assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti Marco Falcone, che ha così commentato: “Le dichiarazioni del vice ministro Cancelleri sul trasporto pubblico locale sono non soltanto paradossali, ma forse anche frutto di mediocre conoscenza della realtà”. L’assessore ha poi tenuto a precisare: “Innanzitutto la Sicilia, a differenza di tante altre Regioni d’Italia, non percepisce un solo euro dal Fondo nazionale per il Tpl. Vorrei ricordare, inoltre, che dei 300 milioni di cui parla Cancelleri, alla Sicilia ne dovrebbero arrivare appena 14 rispetto agli 80 milioni inizialmente promessi. E, comunque, 14 milioni sono appena l’8 per cento di quanto spende la Sicilia per il Tpl ogni anno. Questi fondi da Roma dovevano servire per compensare il minore sbigliettamento delle aziende dovuto alla crisi del covid 19. Serviranno, invece, a molto poco. Poiché Cancelleri non ha mai partecipato alle riunioni tra il ministro De Micheli e i presidenti delle Regioni o gli assessori ai Trasporti, dimostra poca contezza dell’argomento in questione”
“Per quanto riguarda le misure emergenziali – continua Falcone – se da un lato abbiamo ridotto del 50 per cento la possibilità di riempimento dei mezzi del Tpl, dall’altro lato stiamo mettendo a punto i necessari servizi aggiuntivi. Il tutto senza che lo Stato abbia erogato risorse alla nostra terra, che è anche quello di Cancelleri. Da un uomo che dice di essere di Stato, ci aspetteremmo meno dichiarazioni vuote e più fatti a difesa della Sicilia. Ancora, purtroppo, ne abbiamo visti pochini. Ma anche in questo caso – conclude Falcone – non possiamo arrogarci noi il diritto di giudicare. Lo faranno, come già avvenuto in precedenza, gli elettori”